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Strage di scimmie urlatrici in Messico, cadono per i colpi di calore

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Roma, 23 mag. (askanews) - Strage di scimmie urlatrici in Messico: il caldo estremo sarebbe il responsabile della morte di numerosi esemplari di questa specie di primate in via di estinzione, secondo le autorità dello Stato meridionale di Tabasco. Leonardo Sanchez Hernandez, studente di biologia, s...

Roma, 23 mag. (askanews) – Strage di scimmie urlatrici in Messico: il caldo estremo sarebbe il responsabile della morte di numerosi esemplari di questa specie di primate in via di estinzione, secondo le autorità dello Stato meridionale di Tabasco. Leonardo Sanchez Hernandez, studente di biologia, spiega:

“Oggi, a causa dell’aumento delle temperature, abbiamo registrato un grande numero di decessi nel nostro comune, e questa è la zona che è diventata virale, ma abbiamo comunque ricevuto segnalazioni da altri comuni”.

“Si ipotizza che la causa di morte di questi esemplari sia un colpo di calore, per il fatto che siamo in una zona tropicale e per il progressivo aumento delle temperature. L’anno scorso abbiamo raggiunto una massima di 43 o 45 gradi e quest’anno stiamo raggiungendo quasi i 50 gradi, un aumento sproporzionato”.

Alcuni volontari portano acqua e cibo ai piedi degli alberi dove vive il Saraguato (o scimmia urlatrice, nome scientifico Alouatta palliata). Ne sono morte così tante che i residenti hanno dovuto scavare una fossa comune. Berabeth Cancino, volontaria:

“Ieri abbiamo visitato delle zone dove c’erano molte scimmie morte, dove c’è una fossa. La gente di questa zona, con le proprie risorse e anche con il sostegno di altre persone che si sono unite, hanno aiutato le scimmie che si trovavano lì, in quella zona, circa 30 scimmie sono morte nella fossa, è davvero molto triste”.

A causa del calore estremo, le scimmie urlatrici hanno dei malori e svengono: “Al momento ci restano quattro esemplari abbastanza delicati. Perché? Perché quando svengono lassù, sull’albero, cadono da 15 a 20 metri, quindi le loro cadute a volte sono molto dure e si fanno male, ha spiegato ad Afp un veterinario volontario.