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Sul ring in carrozzella dopo i colpi di pistola alle gambe: la storia del boxeur Guzman

Guzman è reduce da un lungo calvario sanitario ed è sulla sedia a rotelle

Il lungo calvario sanitario e poi la terribile notizia che non lo ha domato: boxeur sul ring in carrozzella

Il suo aggressore aveva detto agli inquirenti che “ridevano di lui” e per un piatto di arrosticini che non aveva gradito aprì il fuoco: ora la vittima è salita sul ring in carrozzella dopo i colpi di pistola alle gambe e la storia del 23enne boxeur Yelfry Rosado Guzman sta commuovendo tutti. Un anno fa il pugile-cuoco venne colpito da Federico Pecorale a Pescara e credeva di non farcela. Purtroppo a casa delle gravi lesioni riportate Yelfry non ha ripreso a camminare ma per la 31esima edizione del Fight Clubbing World Championship lui c’era.

Boxeur sul ring in carrozzella

C’era ed ha disputato il primo match in Italia di boxe autonoma in carrozzina. Guzman ha incrociato i guantoni con il più esperto Simone Dessi di Tortona. Lo ha fatto nell’ambito di quello che gli organizzatori definiscono “il più grande evento di Sport da Combattimento d’Italia”. Ha detto il 23enne: “Io non mollo mai, voglio combattere a livello internazionale, la carrozzina non è un ostacolo“.

“Bisogna andare sempre avanti”

E il sindaco di Pescara Carlo Masci ha citato con orgoglio “l’esempio con cui è divenuto un emblema di coraggio e di amore per la vita”. Ha spiegato Yelfry a Il Pescara: “Mi sono preparato in modo speciale per questo appuntamento allenandomi come facevo prima, anche se ora è un po’ diverso perché, stando seduto, sarà tutto più difficile, ma bisogna continuare, bisogna andare avanti. La sedia non è un ostacolo e ce la farò ad arrivare dove Dio vuole”.