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Sulla terza dose il consigliere del commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo Guido Rasi è cauto: “Nessuno ci incalza, prima proteggiamo gli over 60”. Il microbiologo è stato intervistato dal Corriere della Sera ed ha frenato sulla “psicosi” di vaccinazione booster massiva.
Terza dose, il consigliere di Figliuolo Rasi è cauto: “Non acceleriamo”
A suo parere serve una campagna vaccinale d’inverno ponderata ed accelerare la somministrazione delle terze dosi ad una popolazione che per parte maggioritaria ne ha già avute due è prematuro. Ha spiegato Rasi con i piedi ben piantati per terra come suo solito: “Non lasciamoci catturare da psicosi immotivate. Non escludo che col tempo ci si arriverà”.
Rasi cauto sulla terza dose: “Ora distribuiamo il booster agli ultrasessantenni”
Poi la precisazione: “Fermo restando tuttavia che adesso è più importante distribuire il richiamo, il booster, agli ultrasessantenni, come previsto nell’ultima circolare del ministero della Salute”. In tema di giovani e giovanissimi Rasi ha le idee chiare: “I dati che stiamo accumulando sul campo ci diranno se il decadimento della risposta immunitaria è una prerogativa dei più anziani o se il fenomeno coinvolge i cinquantenni e le classi d’età inferiori”.
“Nessuno ci corre dietro, verifichiamo e poi agiamo”: Guido Rasi cauto sulla terza dose
Poi la chiosa a sugellare una linea di condotta razionale e non frenetica: “Nessuno ci corre dietro. C’è tempo per verificare se anche questa popolazione è esposta al contagio dopo aver ricevuto il ciclo completo”.