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Taranto, 73 enne denunciata: per 20 anni ha continuato a intascare la pensione della zia defunta

Taranto, intasca per 20 anni la pensione della zia defunta

La Finanza a Taranto ha sequestrato beni per oltre 120mila euro ad una 73enne, accusata di aver continuato ad intascare la pensione della zia defunta

Singolare e alquanto anomala vicenda quella che si è verificata a Taranto, qui in seguito ad alcune indagini condotte dalla Guardia di Finanza, si è scoperto che un’anziana di 73 anni, per ben 20 anni ha continuato a percepire la pensione della zia defunta. La donna ha subito un sequestro di beni per un valore pari all’ammontare delle rate pensionistiche indebitamente percepite.

Taranto, 73enne intasca per 20 anni la pensione della zia defunta

Da ben 20 anni, ossia dall’anno 2000, in cui morì l’anziana zia di cui era tutrice, un’anziana donna di 73 anni a Taranto ha continuato a percepire la pensione della sua parente defunta.

Per questo motivo, la 73enne originaria di Manduria, comune in provincia di Taranto è stata denunciata per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato dalla Guardia di Finanza, al culmine di alcune indagini sul caso.

Per la donna è stato disposto inoltre il sequestro dei suoi beni e delle disponibilità finanziarie personali, che di fatto sono equivalenti in valore, all’ammontare complessivo delle rate di pensione indebitamente incassate dal 2000 a oggi.

Taranto, 73enne incassa la pensione della zia defunta: le indagini svolte

Il provvedimento portato a termine nella giornata di martedì 29 giugno 2021, relativo alla denuncia per indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato, rivolta a una donna di 73 anni di Manduria, è di fatto l’esito ultimo di una serie di indagini compiute dalla Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Inps, nell’ambito dell’operazione finalizzata a contrastare gli illeciti in materia di spesa pubblica.

Taranto, 73enne incassa la pensione della zia morta: come ha fatto?

Dalle indagini sviluppate dalla Guardia di Finanza, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è emerso che la 73enne sarebbe riuscita a continuare a percepire la pensione dell’anziana zia deceduta nel 2000, grazie ad un espediente diabolico.

La donna infatti, non avrebbe mai provveduto a comunicare il decesso della zia all’Inps, in questo modo la 73enne ha indotto l’ente a continuare a versare le somme apparentemente ancora dovute alla zia ormai defunta, che poi venivano incassate dalla sua tutrice.

Una volta scoperto l’inganno, i finanzieri hanno provveduto al blocco delle somme e al sequestro dei beni posseduti dalla 73enne, in modo che questa possa restituire quanto percepito in maniera indebita.