L’Italia è ancora una volta alle prese con un rincaro del costo della vita, a testimoniarlo è anche il costo della Tari ovvero la tassa sui rifiuti che mostra uno “stivale variabile” con zone dal costo più alto e altre con cifre più contenute per la stessa tassa. Vediamo quali sono ed il perchè di queste differenze.
Nord più contenuto, sud con costi altissimi
Leggendo i dati pubblicati e tracciando un’ipotetica mappa del nostro paese è immedato un deficit di costi tra nord e sud Italia.
Al meridione il costo della tari si avvicina ai 400 euro all’anno mentre se ci si sposta più il costo si abbassa a poco meno di 300 euro. La differenza di quasi 100 euro è però giustificata, come analizziamo in seguito.
Il centro è nel mezzo con un costo intorno ai 350 euro, cifre che testimoniano la diversa gestione dei rifiuti nel nostro paese.
Costo rifiuti, chi sale e chi scende nel 2025
Il calcolo del costo della Tari varia a seconda di diversi fattori, come fa emergere The Social Post.
Infatti nei comuni che hanno adottato la tariffazione puntuale (TARIP) il costo è stato addirittura dimezzato. Tracciando una stima il prezzo medio è di 340 euro/anno con un rincaro del 3,3% rispetto al 2024.
La città dal rincaro maggiore è Reggio Emilia che registra un +15%. Al contrario tra le 14 città più virtuose la maggiore diminuzione è di Milano che ha un -7,5%.