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Terence Tao è l'uomo più intelligente del mondo: chi è il matematico con un QI di 230, più alto di Einstein

Terence Tao, l'uomo che supera Einstein in QI

Terence Tao, chi è l'uomo più intelligente del mondo. Il suo QI sbalorditivo supera quello di Albert Einstein.

Terence Tao, chi è l’uomo più intelligente del mondo. Il matematico, nato nel 1975 ad Adelaide (Australia), ora insegna come professore presso il dipartimento di matematica dell’americana UCLA. Un uomo semplice, educato, modesto per aver ottenuto un punteggio di QI superiore a quello di Albert Einstein.

Terence Tao, chi è

Terence Tao, infatti, possiede un quoziente intellettivo di 230. Fino al 24 settembre 2021 sarà all’Università dell’Insubria, a Varese, per svolgere alcuni incontri e conferenze. Alla fine del suo soggiorno lavorativo, Tao riceverà il rinomato Riemann Prize, riconoscimento per aver avuto una vita fuori dalla media umana. A soli 2 anni il matematico leggeva da solo e a 5 insegnava agli altri bambini, a 7 studiava al liceo e a 9 frequentava corsi di matematica avanzata.

Terence Tao: “Sono un matematico che si diverte”

Le definizioni assolute sono pericolose e io sono un matematico che si diverte con il suo lavoro. Nel nostro mondo non facciamo confronti, non c’è motivo”, ha dichiarato Terence Tao, intervistato dal Corriere, “La fisica è dura… Poi non so cantare e nemmeno recitare: pensate che trovo complicato leggere un discorso che mi è stato preparato”. Sposato e con due figli, l’uomo più intelligente del mondo nel tempo libero ama giocare ai videogiochi, anche se ammette di non avere più tempo per farlo.

La missione di Terence Tao sulla matematica

Terence Tao ha sempre amato la matematica, sin da piccolo. Per questo motivo ne ha poi fatto un lavoro, con il compito di divulgare tale disciplina e imparare a farla amare. “La matematica è il linguaggio con cui spogli un pensiero nelle componenti centrali”, ha dichiarato durante l’intervista per il Corriere, “Molti studenti la vedono come qualcosa di magico. E se non segui il suo linguaggio, ti capita qualcosa di brutto. Bisogna cambiare approccio, provare, sperimentare: la matematica non è da temere”.