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Terremoto in Turchia: da cosa è stato provocato

L'analisi geosismica del terribile terremoto in Turchia

L'esperto dell'Ingv parla del terremoto in Turchia e spiega da cosa è stato provocato: "Lì convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano"

Terremoto in Turchia: da cosa sia stato provocato è desumibile dalla spiegazione che ha dato all’Ansa il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il sunto è che a scatenare il devastante sisma sarebbe stato uno spaventoso rilascio di energia innescato dalla faglia dell’Est Anatolia in un punto “triplo”.

Terremoto in Turchia, cosa lo ha provocato

Che significa? Che ad innescare quell’ecatombe è stata “una delle due grandi faglie presenti in Turchia, quella Est Anatolica. Finora sono state registrate una ventina di repliche, la principale delle quali di magnitudo 6.7 e molte di magnitudo oltre 5.” E ancora: “Il sisma è avvenuto sulla faglia Est Anatolica, nel punto triplo nel quale convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano”. E Amato ha poi spiegato: “Lungo questa faglia avviene un movimento orizzontale, ossia di tipo trascorrente”.

Dal Mediterraneo fin quasi al Mar Nero

È una faglia che corre dal Mediterraneo verso Nord-Est, quasi fino al Mar Nero, e si ricongiunge con faglia Nord Anatolica che arriva fino a Istanbul”. E l’esperto ha detto che la faglia “è probabilmente arrivata a deformare la costa. Si sono infatti osservate anomalie nel livello del mare in tre punti, in Turchia e a Cipro che hanno fatto scattare l’allerta tsunami”. Ma come i è mosso l’Ingv? “Per tutta la notte abbiamo seguito la situazione attraverso i punti di osservazione in Turchia, Grecia e Cipro. In Italia l’arrivo di un’onda di tsunami era previsto intorno alle 6.30 nelle zone a Sud-Est, ma poi l’allerta è stata chiusa”.