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Test rapidi Covid in vendita al supermercato, quanto sono efficaci?

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Da alcune settimane sono in vendita i test sierologici rapidi per verificare la presenza o meno di anticorpi del Covid-19: ma quanto sono efficaci?

Con la loro recente comparsa nei supermercati italiani, in molti si stanno chiedendo in queste ultime settimane quanto sono realmente efficaci i test rapidi che rilevano la presenza o meno di anticorpi del Covid-19 nell’organismo. Nel rispondere a questa domanda sono intervenuti gli esperti Sergio Bernardini ed Enrico De Rosa, che intervistati da Fanpage hanno illustrato le caratteristiche di questi test rapidi.

Covid, quanto sono efficaci i test rapidi?

Dopo aver eseguito il test rapido diluendo una goccia del nostro sangue con con la soluzione COVID-19 IgG/IgM Rapid test, la persona vedrà comparire le classiche righe rosse (una, due o tre a seconda del risultato) che attestano la presenza o meno di anticorpi.

Sergio Bernardini, direttore del laboratorio analisi del Policlinico Tor Vergata di Roma, ha spiegato il significato di queste righe: La prima banda indica una positività del test mentre quella più sbiadita corrisponde alla presenza delle immunoglobuline di tipo G il che potrebbe significare due cose: o che si tratta di un falso positivo o che ha veramente sviluppato gli anticorpi IgG. Il problema è che essendo così labile il colore è veramente difficile per un singolo interpretarne il risultato, avremmo bisogno di un test quantitativo in laboratorio per arrivare ad una soluzione”.

Bernardini ha poi aggiunto che: “Il test, sulla confezione, riporta un’affidabilità del 98,3% ma questi valori sono basati su un’autocertificazione dell’azienda stessa il marchio CE VD che troviamo sul marchio non è quindi sinonimo di certezza diagnostica. Questo tipo di test è infatti più accurato nella fase acuta della malattia ma non in quella di decrescita perché ha una sensibilità minore rispetto alle analisi svolte in laboratorio e sicuramente non in grado di darci una risposta chiara”.

Sullo stesso argomento il direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl Rm1 Enrico De Rosa ha dichiarato: “Fare questo tipo di test dopo un vaccino non può guidarci nelle nostre azioni di vita sociale nel periodo della pandemia perché ha una validità clinica limitatissima. Dovremmo sempre rivolgerci al nostro medico di base o a un laboratorio analisi”.