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Totoministri, ipotesi governo Meloni formato per metà da tecnici: tensioni nel centrodestra

Giorgia Meloni

Totoministri e rebus connessi, tensioni nel centrodestra dopo che la premier avrebbe puntato su 12 esperti da scegliere in mezzo a 20 opzioni

Totoministri e rebus connessi, sul tavolo anche l’ipotesi di un governo Meloni formato per metà da tecnici ma ci sono tensioni nel centrodestra. Gli spazi sarebbero troppo ridotti per gli “appetiti” degli alleati di Forza Italia e Lega. Open spiega che a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi la premier in pectore avrebbe concesso “al massimo tre ministeri per ciascuno”. Come mai? La Meloni avrebbe il rovello di affidare su un totale di circa 20 ministeri 12 degli stessi a  tecnici con “nomi di livello”. Chi lo dice? Repubblica. 

Totoministri, tutte le tensioni nel centrodestra

E perché? Perché la situazione economico-sociale è troppo delicata ed al prossimo governo servirà gestire più che duellare. Meloni avrebbe chiesto a ognuno degli alleati una “lista di figure inattaccabili, che siano tecnici di area ma senza tessere di partito”. C’è però un dato: Salvini e Berlusconi vogliono tornare al governo e domani, 4 ottobre, la Lega andrà a conclave per definire la propria rosa di candidati e ministeri che “pensa debbano spettare al Carroccio”. 

Salvini sbuffa e il Cav vuole Ronzulli

In testa il Viminale, che però Meloni avrebbe assegnato ad Antonio Tajani. A Salvini così resterebbe un dicastero “tra Agricoltura, Riforme o il Mise”. E Forza Italia? Il caso Licia Ronzulli tiene banco e la psionaria arcoriana alla Meloni non piace, mentre Berlusconi premerebbe per averla nell’esecutivo come ministra della Salute. Open spiega che sono “meno turbolente le trattative interne a FdI, su cui i nomi sembrano assestarsi con Raffaele Fitto agli Affari europei, Adolfo Urso alla Difesa in ballottaggio con Guido Crosetto, Fabio Rampelli alle Infrastrutture”.