> > Travolto da una valanga: il corpo di Corrado Pesce non tornerà a casa

Travolto da una valanga: il corpo di Corrado Pesce non tornerà a casa

Corrado Pesce

Corrado Pesce, fallito il tentativo di recupero del corpo: "Nessun segno dei resti".

Fallito il tentativo di recupero del corpo di Corrado Pesce, travolto da una valanga a fine gennaio. Un team di alpinisti e guide di montagna ha cercato di recuperare i resti del 41enne sul versante orientale del Cerro Torres (Patagonia argentina). Al momento della disgrazia, Corrado si trovava in compagnia di un compagno argentino, che è riuscito a salvarsi.

La Commissione di soccorso di El Chaltén, responsabile dell’operazione di recupero, ha dichiarato che “sarà impossibile recuperare i resti dell’alpinista italiano nelle prossime settimane”. La  Comisin de Auxiliò di El Chaltén e il Centro Andino hanno firmato un comunicato in cui “si presume che Corrado Pesce sia deceduto. I famigliari sono stati avvisati”.

Corrado Pesce, identificato il luogo dell’incidente

Il team che lo scorso 4 febbraio ha avuto modo di avvicinarsi al luogo dell’incidente “ha realizzato nove voli con droni”. Di conseguenza “è stata passata al setaccio tutta la parte inferiore della parete est del Cerro Torre, così come il ghiacciaio che è alla sua base”.  Il comunicato aggiunge: “È stato identificato il luogo dell’incidente … ma non si è visto nessun segno dei resti di Corrado Pesce”. 

Recupero non fattibile

Il comunicato relativo al tentato recupero del corpo di Corrado Pesce aggiunge: “A causa dei notevoli rischi per la sicurezza che persistono  e a causa delle continue frane, gli sforzi di recupero sono considerati non fattibili, poiché rappresentano un rischio eccessivo per i soccorritori”.