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Trevignano, la veggente: "Ecco come ho moltiplicato gli gnocchi"

gisella cardia madonna trevignano

Prosegue il caso della veggente di Trevignano: "Ho moltiplicato gnocchi e coniglio"

Continua a fare scalpore su tutti i media il ‘caso Trevignano’, ovvero la sedicente veggente Gisella Cardia che ha affermato a più riprese di essere entrata in contatto con la Vergine e di essere addirittura in possesso di una statuetta che piange lacrime di sangue. Ora arrivano dettagli su un altro fenomeno da lei rivendicato: la moltiplicazione, nel corso di una cena, di “gnocchi e coniglio.

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A rendere nota la vicenda è una videointervista alla veggente pubblicata sul canale YouTube di Alberto Caccialanza. Uno stralcio di questa intervista è andata poi anche in onda su Rai 3, nell’ambito della trasmissione televisiva ‘Chi l’ha visto?‘, condotta da Federica Sciarelli.

Il racconto della donna si concentra su una cena in cui, ospiti in casa di Gisella Cardia, ci sarebbero state altre quindici persone tra cui sacerdoti e bambini: “C’erano tanti bambini che continuavano a dire alle loro mamme abbiamo fame, abbiamo fame! Una mia amica mi ha detto, dai proviamo a fargli qualcosa da mangiare, un aperitivo o una piccola cena. Però non c’era niente, perché non avevamo in programma una cena per quindici persone“.

La veggente, insieme all’amica, si sarebbe dunque spostata in cucina per decidere cosa portare in tavola. È lì che sarebbe avvenuto il ‘miracolo’: “Ricordo che erano rimasti degli avanzi del pranzo, ossia un piattino di gnocchi e un po’ di coniglio – ha detto la donna –. Ho detto alla mia amica non ti preoccupare, io intanto porto questo. Lei mi ha guardata stupita, come per dire che stai dicendo, che ci facciamo con quel poco cibo, non riusciremo a sfamarci nessuno. Le ho risposto che qualcosa ci saremmo inventate“.

Cardia, nell’intervista, prosegue: “Così abbiamo preso gli gnocchi e il coniglio, che erano veramente due pezzettini, nel frattempo che li abbiamo riscaldati e preso qualcosa che era in freezer, abbiamo apparecchiato il tavolo. Poi non so com’è stato possibile, mentre il cibo si riscaldava riempivamo i piatti: tutti hanno mangiato gli gnocchi e il coniglio“.