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Tweet sulle bare di Bergamo, Tommaso Montesano querelato dai familiari delle vittime

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Il giornalista Tommaso Montesano, dopo aver postato un tweet negazionista sulle bare di Bergamo, è stato querelato dai familiari delle vittime.

Il giornalista Tommaso Montesano, dopo aver postato un tweet negazionista sulle bare di Bergamo, è stato querelato dai familiari delle vittime morte durante la prima ondata di pandemia.

Tweet sulle bare di Bergamo, Tommaso Montesano querelato dai familiari delle vittime

Nei giorni scorsi, il giornalista Tommaso Montesano, figlio dell’attore Enrico Montesano, ha postato un tweet, paragonando le immagini delle bare di Bergamo trasportate dai camion dell’esercito durante la prima ondata di pandemia Covid alle ricerche nel lago della Duchessa di Aldo Moro.

In seguito alla pubblicazione del tweet, i familiari delle vittime hanno deciso di querelare il giornalista, asserendo che nel messaggio scritto da Montesano è “piuttosto evidente il gravissimo vilipendio alla memoria e alla dignità di migliaia di vittime e dei loro familiari”.

Una simile constatazione è stata riportata nella denuncia-querela presentata dall’avvocato che rappresenta i familiari delle vittime, Consuelo Locati, contro il cronista.

La denuncia-querela contro Montesano presentata dall’avvocato Consuelo Locati

Nel presentare la denuncia-querela nei confronti di Tommaso Montesano, l’avvocato Locati ha spiegato di aver perso il padre nel marzo 2020 a causa del coronavirus, durante la prima ondata pandemica. A questo proposito, il legale ha raccontato: “Mio padre, il 9 aprile 2020, proprio su quei camion, è giunto al forno crematorio di Firenze ove è stato cremato il 12/4 in assenza, come tanti altri, della presenza dei suoi cari”.

Nella denuncia-querela, quindi, è possibile leggere: “È palese l’intento vergognosamente offensivo e diffamatorio posto in essere dal signor Tommaso Montesano, tanto più grave perché attuato nello svolgimento della sua professione di giornalista ed amplificato per il mezzo di social network, teso a negare una delle verità storiche più tristi del dopoguerra”.

Inoltre, secondo l’avvocato Consuelo Locati, “è incontrastabile che l’unico fine delle dichiarazioni di Tommaso Montesano, fosse quella di infamare, diffamare e screditare le vittime e la loro memoria, e con esse il dolore di tutti i familiari al solo ed esecrabile fine di abbracciare teorie negazioniste pericolose anche sotto il profilo dell’incitamento all’odio e della stessa salute pubblica”.