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Uccide il nipote per un post su Facebook: condannato a 14 anni

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Il nipote scrive un post su Facebook e lo zio lo uccide. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per Alfonso Vela.

La Corte di Cassazione conclude il lungo processo relativo alla morte di Dino Salvato, un ragazzo ucciso dallo zio per un post su Facebook. Per l’assassino è arrivata una condanna definitiva dopo quasi cinque anni.

Uccide il nipote per un post su Facebook: condannato a 14 anni

La sentenza di primo grado lo aveva condannato a 18 anni di reclusione da scontare in un pentienziario. La Corte di Appello ha poi  ridotto la pena da 18 anni a 14 anni e la conferma del verdetto dei giudici d’Appello è arrivata anche da parte dai giudici della Cassazione che hanno reso la pena definitiva. Alfonso Vela è dunque l’assassino del nipote Dino Salvato. Il crimine è stato commesso nel 2018 e Vela, dopo non aver convinto i giudici, ha deciso di confessare l’omicidio.

La dinamica dell’omicidio

Zio e nipote lavoravano insieme ed entrambi erano raccoglitori di ferro. I rapporti tra i due familiari erano sempre stati tesi, ma non al punto tale da far presagire un omicidio. Sembra che Dino Salvato abbia scritto un post su Facebook che non è piaciuto allo zio. Alfonso Vela quindi, al culime di una lite, ha ucciso il nipote sparandogli. In una prima versione dei fatti, Alfonso Vela disse che il nipote si era presentato armato all’appuntamento e lui gli aveva sparato dopo averlo disarmato. Successivamente, l’omicida, ha confessato il suo crimine.