Valentina Boscaro uccise il fidanzato Mattia Caruso con una coltellata al cuore: secondo la Cassazione il processo è da rifare. Ecco perché.
Uccise il fidanzato, l’omicidio di Abano Terme
Era il 25 settembre del 2022 quando, ad Abano Terme, in provincia di Padova, Valentina Boscaro uccise il proprio fidanzato, Mattia Caruso, con una coltellata al cuore.
La coppia aveva trascorso la serata assieme per poi tornare a casa di lei. La giovane avrebbe poi ucciso il compagno dopo una lite tremenda, con lui che la malmenava e la minacciava di morte. Inizialmente Valentina cercò di sviare le indagini asserendo che Mattia era stato vittima di una aggressione. Valentina Boscaro fu condannata a 20 anni di reclusione. Ma ecco che le cose sono ora cambiate, la Cassazione ha infatti deciso che il processo è da rifare.
Uccise il fidanzato, la Cassazione e la decisione drastica sul processo: “Da rifare”
La Cassazione ha deciso che il processo a Valentina Boscaro è da rifare, in quanto i giudici dell’Appello non hanno tenuto conto del fatto che l’omicidio è avvenuto al termine di una relazione tossica tra vittima e carnefice e che avrebbe dovuto tener conto di attenuanti dell’assassina reo confessa. Secondo infatti gli avvocati della 33enne, Valentina quella notte si sarebbe difesa dall’ennesima aggressione da parte del fidanzato. Se quindi l’attenuante delle provocazioni fosse riconosciuta, Valentina Boscaro potrebbe essere condannata a 7 anni, quindi circa un terzo della pena.