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Ucraina, allarme per l’offensiva di Mosca: jet russi al confine ucraino e navi nucleari nel Baltico

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Dall’allarme per la nuova offensiva di Mosca in Ucraina all’ultima riunione Nato: l’Occidente ribadisce il sostegno a Kiev.

Cresce sempre di più l’allarme per l’offensiva di Mosca ai danni dell’Ucraina. Al confine ucraino, infatti, è stata segnalata la presenza di jet russi mentre delle navi nucleari starebbero navigando nel Baltico.

Ucraina, allarme per l’offensiva di Mosca: jet russi al confine ucraino e navi nucleari nel Baltico

Il conflitto russo-ucraino va avanti senza sosta. Secondo quanto riferito dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskydurante il suo consueto messaggio quotidiano al Paese, le forze armate di Kiev combattono “metro per metro” nel Donbass. Nella regione, la situazione al fronte continua a essere “molto difficile”.

La situazione appare tanto più critica alla luce della nuova offensiva su larga scala che le forze nemiche si stanno preparando a sferrare contro l’Ucraina. L’allarme legato alla nuova, imminente offensiva si fa sempre più pressante con le navi cariche di armi nucleari tattiche stanziate nel Mar Baltico per la prima volta dopo il crollo dell’URSS e i caccia che il Cremlino starebbe ammassando in prossimità del confine ucraino per dare il via a un massiccio attacco aereo. Alla luce delle recenti informazioni, la situazione sembra essere sempre più difficile da gestire per la Nato.

Aprendo la nona riunione del formato di Ramstein, il segretario della Difesa degli Stati Uniti d’America, Lloyd Austin III, ha dichiarato: “È passato quasi un anno dall’inizio della guerra ma noi, il gruppo di contatto per l’Ucraina, siamo più uniti che mai e sosterremo Kiev fino in fondo”.

Al punto stampa, era presente anche l’alto rappresentante della politica estera dell’Unione Europea Josep Borrell.

Il punto stampa a margine della riunione Nato

La notizia della possibile offensiva è stata rivelata al Financial Times da fonti americane. Nel corso della riunione alla Nato, inoltre, gli Stati Uniti avrebbero condiviso dati di intelligence sulle possibilità di un attacco aereo. “Quello su cui dobbiamo davvero concentrarci ora è la capacità dell’Ucraina di difendere i cieli attraverso l’artiglieria aerea, equipaggiata con le munizioni adeguate: i jet da combattimento non sono e non saranno così cruciali contro l’aviazione russa”, ha affermato un funzionario americano.

In conferenza stampa, tuttavia, Austin ha negato di “vedere” la concentrazione di caccia russi ai confini con l’Ucraina e si è limitato a confermare che l’aviazione di Mosca è ancora “molto efficace”. Per questo motivo, resta fondamentale inviare sistemi contraerei e antimissilistici a Kiev per fornire al Paese di Zelensky “tutti i mezzi per difendersi”, anche nel caso in cui russi “dovessero decidere di dispiegare l’aviazione”. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha ribadito che si può parlare di tutto ma che poi sono cose poco ‘sexy’ come “munizioni” e “logistica” a fare la differenza.

“Prima di considerare l’invio di nuove piattaforme è cruciale consegnare i tank, i veicoli blindati, e in generale ciò che è stato promesso sinora, assicurandosi l’integrazione dei mezzi sul campo di battaglia”, ha precisato poi il segretario della Nato Jens Stoltenberg.