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Guerra in Ucraina, Regno Unito valuta schieramento militari addestratori

Shapps Grant

Il Regno Unito valuta la possibilità di schierare i suoi militari in Ucraina per addestrare soldati e ufficiali locali: sarebbe il primo Paese Nato ad adottare una misura simile, le parole del ministro Shapps

Giorno di guerra numero 585: nessuna colomba all’orizzonte. Il Regno Unito considera la possibilità di schierare i suoi militari sul territorio dell’Ucraina per addestrare soldati e ufficiali locali contro la Russia. A dichiararlo in un’intervista al Telegraph è il ministro della Difesa britannico Grant Shapps. Si tratterebbe di una misura assolutamente nuova: tutti i Paesi della Nato hanno sempre preferito finora addestrare i militari di Kiev fuori dall’Ucraina, esponendo così a un rischio minimo i propri soldati.

Preparazione dell’Ucraina all’adesione all’Alleanza: un piano che prende forma

L’argomento era già stato discusso da Shapps con il presidente ucraino Vladimir Zelensky durante la sua visita a Kiev lo scorso 27 settembre. In riferimento a un colloquio avuto col capo di stato maggiore Patrick Sanders e altri membri della Difesa, l’alto funzionario britannico ha aggiunto: «Abbiamo parlato della possibilità di portare l’addestramento più vicino, se non proprio direttamente in Ucraina, in particolare nella parte occidentale del Paese. La Bae (azienda britannica nel settore della difesa, ndr) sta spostando la produzione in Ucraina: sono ansioso di vedere altre aziende britanniche fare la loro parte facendo la stessa cosa». Secondo il ministro, tutto ben rientrerebbe in un progetto superiore: migliorare l’interoperabilità tra Paesi Nato ed esercito ucraino e – di importanza ancora maggiore – preparare l’Ucraina all’adesione all’Alleanza.

Lavrov sulle sanzioni introdotte dal Regno Unito nei confronti delle regioni ucraine annesse dalla Russia

«Siamo ancora una volta al ribaltamento della realtà». Ad affermarlo lo scorso 29 settembre è stato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in riferimento alle nuove sanzioni introdotte dal Regno Unito nei confronti delle regioni dell’Ucraina – Crimea, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia – annesse dalla Russia. Se infatti da una parte il ministro britannico degli Esteri James Cleverly aveva affermato di aver «sanzionato i responsabili delle elezioni farsa sul suolo ucraino» considerandole un «inaccettabile attacco alla sovranità ucraina», dall’altra Lavrov ha condannato i sostenitori del golpe del 2014 quali autori della «distruzione dell’integrità territoriale dell’Ucraina». Ma la strada della ragione resta impraticabile, e quella della pace ancora (troppo) lontana.