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Ucraina, attacchi missilistici a Leopoli: colpita anche una stazione

Leopoli

Attacchi missilistici hanno colpito la città di Leopoli, con un bilancio di sette morti e molti feriti. Colpita anche una stazione.

Intervistato dalla Cnn, il presidente ucraino Zelensky ha spiegato di aver invitato Macron in Ucraina, per mostrargli che quello in corso è un vero e proprio genocidio, termine usato anche dal presidente Biden. Attacchi missilistici hanno colpito la città di Leopoli, con diversi morti e feriti.

Ucraina, Zelensky: “Ho invitato Macron a vedere il genocidio”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista alla Cnn, ha risposto ad una domanda sul fatto che il presidente francese Macron non ha mai utilizzato la parola “genocidio” per definire quello che sta accadendo in Ucraina, come ha fatto, invece, il presidente americano Biden. “Ho parlato con Emmanuel e gli ho detto che vorrei che lui capisse che questa non è una guerra ma un genocidio. L’ho invitato a venire quando avrà occasione. Verrà e vedrà e sono sicuro che allora capirà” ha spiegato il leader ucraino.

Von der Leyen: “Il fallimento della Russia è questione di tempo”

Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, in un’intervista a Bild, ha dichirato che “il fallimento nazionale della Russia è solo questione di tempo“. “Le sanzioni ogni settimana si fanno strada più a fondo nell’economia russa: le esportazioni verso la Russia sono crollate del 70%. Settecento aerei russi hanno perso la licenza per mancanza di pezzi di ricambio e aggiornamenti software. Centinaia di grandi aziende e migliaia di esperti stanno voltando le spalle al Paese” ha aggiunto, spiegando che “secondo le attuali previsioni, il prodotto interno lordo in Russia crollerà dell’11%“. “Con questa guerra Putin sta distruggendo anche il suo stesso Paese e il futuro del suo popolo” ha concluso la presidente della Commissione europea.

Ucraina, Kuleba: “Situazione a Mariupol straziante”

La situazione a Mariupol è terribile e straziante. La città non esiste più. I resti dell’esercito ucraino e un folto gruppo di civili sono fondamentalmente circondati dalle forze russe. Continuano la loro lotta, ma dal modo in cui l’esercito russo si comporta a Mariupol, sembra che abbiano deciso di radere al suolo la città ad ogni costo” ha dichiarato Dymtro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, in un intervista a CBS News, sottolineando che non ci sono state comunicazioni diplomatiche recenti tra Russia e Ucraina e che la situazione a Mariupol potrebbe essere un blocco per i negoziati.

Zelensky: “Non cederemo il Donbass alla Russia”

La battaglia per il Donbass per noi è molto importante” ha spiegato Zelensky, sottolineando che Kiev “non cederà quella parte di territorio perché farlo potrebbe condizionare il corso della guerra“. Il presidente ha spiegato che non si fida dell’esercito e della leadership russa e che non vuole perdere la battaglia. Zelensky è convinto che se la Russia prenderà il Donbass non ci saranno garanzie del fatto che non cercherà nuovamente di conquistare Kiev.

Kiev, ministero della Difesa: “Improbabile l’uso di armi nucleari”

Kirill Budanov, capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino, pensa sia improbabile l’uso delle armi nucleari da parte della Russia. “Calmatevi tutti, è solo una minaccia. Anche se Putin perdesse la testa e cercasse di farlo, anche tecnicamente non è così facile da fare. Sì, potrebbe provare a farlo, ma è improbabile che lo farà. Questo è un elemento di contrattazione, un elemento di ricatto verso il mondo intero, e tutti lo hanno capito” ha aggiunto.

Kiev, l’allarme: “Portati via 150 bambini con la forza da Mariupol”

Kiev ha lanciato l’allarme. I russi avrebbero portato via da Mariupol, con la forza, circa 150 bambini, 100 dei quali ricoverati in ospedale, la maggior parte strappata via ai propri genitori. “L’esercito russo ha portato via con la forza circa 150 bambini da Mariupol e li ha trasferiti nella direzione di Donetsk occupata e del Taganrog russo” ha dichiarato Olha Skrypnyk, capo del gruppo per i diritti umani della Crimea.

Ucraina, Zelensky: “Servono armi, la Russia vuole distruggere il Donbass”

Il presidente ucraino ha spiegato che i russi vogliono distruggere il Donbass e annientare le potenze industriali di Donetsk e Luhansk, per questo l’Ucraina ha bisogno di nuove armi. “Le truppe russe si stanno preparando per un’operazione offensiva nell’est del nostro Paese. Inizierà a breve. Vogliono letteralmente distruggere il Donbass” ha dichiarato Zelensky. “Vogliono distruggere tutto ciò che un tempo dava gloria a questa regione industriale. Proprio come le truppe russe stanno distruggendo Mariupol, vogliono spazzare via altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Luhansk” ha spiegato, ribadendo la richiesta dell’invio di nuove armi all’Ucraina, spiegando che il destino della battaglia dipende da “coloro che hanno le armi e le munizioni di cui abbiamo bisogno e si stanno trattenendo“.

Le truppe ucraine a Mariupol non si arrendono: la Russia impone pass per muoversi in città

Le truppe ucraine presenti a Mariupol hanno deciso di non arrendersi e di combattere fino alla fine, ignorando le richieste delle truppe russe. Mosca ha deciso di imporre dei “permessi di movimento” per riuscire a regolare gli spostamenti. Lo ha annunciato Petro Andriushchenko, consigliere del sindaco, su Telegram, condividendo la foto delle persone in fila per ottenere i permessi. “Centinaia di cittadini devono fare la fila per ottenere un pass, senza il quale la prossima settimana sarà impossibile non solo spostarsi tra i quartieri della città, ma anche scendere in strada” ha dichiarato. “Le forze armate della Federazione russa stanno completando la formazione di un gruppo aggressivo nella zone orientale” ha dichiarato il ministero della Difesa di Kiev.

Leopoli, attacchi missilistici: colpita anche una stazione

Le forze russe hanno sparato cinque missili su Leopoli, come dichiarato da Andriy Sadovy, sindaco della città, ripreso dai media ucraini. Gli attacchi missilistici russi hanno colpito anche la stazione ferroviaria, come confermato da Oleksandr Kamyshin, direttore delle Ferrovie ucraine, che inizialmente ha spiegato che l’attacco non ha causato vittime tra dipendenti e passeggeri. Il traffico ferroviario è stato ripristinato, ma si registrano ritardi. In generale gli attacchi missilistici condotti questa mattina a Lviv hanno portato alla morte di sette persone, come affermato dal governatore regionale Maksym Kozystkiy, che ha aggiunto che ci sono anche otto feriti.

L’esercito russo ha preso il controllo di Kreminna

L’esercito russo ha preso il controllo della città di Kerminna, nella regione di Lugansk. Lo ha comunicato su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Haidai. “Gli occupanti hanno preso il controllo di Kreminna. I combattimenti continuano” ha spiegato, aggiungendo che l’evacuazione dalla città non è possibile. “Abbiate cura dei vostri figli” ha aggiunto, rivolgendosi a chi non ha ancora lasciato gli insediamenti bombardati dai russi. Quattro civili sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco e uno è stato ferito mentre cercavano di scappare. Lo ha riportato il capo della regione di Luhansk, spiegando che l’esercito russo ha aperto il fuoco sui civili che provavano a fuggire.