Il Parlamento dell’Unione europea ha appena approvato il PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation), la nuova legge che regola l’utilizzo degli imballaggi in campo europeo. Molte cose cambieranno anche in Italia: tanti prodotti che siamo abituati a vedere non potranno più essere venduti nelle stesse modalità.
Legge Ue sul packaging: cosa cambierà
Con l’introduzione della nuova legge europea sul packaging (426 voti a favore, 125 contrari e 74 astensioni) molte cose cambieranno anche in Italia. L’obiettivo è quello di ridurre in grande numero il numero di rifiuti da imballaggio, soprattutto quelli derivanti dalla plastica. Solo nel 2022 si è stimato che ogni cittadino europeo producesse 188,7 chili di rifiuti di questo genere: una cifra esorbitante che non fa bene al nostro Pianeta. Eliminare le confezioni monouso di frutta e verdura, quelle di shampoo e bagnoschiuma negli hotel o i sacchetti di plastica è il primo passo per provare a risolvere questo annoso problema. La nuova legge segnerà anche la fine dell’usa e getta: i famosi piatti e bicchieri di plastica che tanto vanno di moda soprattutto in estate nei luoghi di villeggiatura.
Legge Ue sul packaging: riciclo e riutilizzo
Più che ‘riciclo’, la parola chiave sarà ‘riutilizzo’. La legge prevede che entro il 2030 il 20% delle bevande non alcoliche dovrà essere venduto in confezioni riutilizzabili: la percentuale dovrà salire al 35% entro il 2035. “Il regolamento avrebbe un impatto molto pesante sul nostro sistema produttivo, ove non fosse modificato sostanzialmente” – dichiara scettico il nostro Ministro per le imprese e il Made in Italy.