> > Una Super Terra abitabile che ha il nome della sua stella

Una Super Terra abitabile che ha il nome della sua stella

Ross 508 b con la sua stella, il suo "sole"

Scoperta a maggio di quest'anno grazie ad un rivoluzionario sistema una Super Terra abitabile che ha "quasi" lo stesso nome della sua stella madre

La scoperta è strabiliante ed è stata pubblicata sulla rivista Publication of the Astronomical Society of Japan: una Super Terra abitabile che ha il nome della sua stella e che quindi si chiama Ross 508 b, come il suo “sole” ma con la “b” in più. L’esopianeta si trova nella costellazione del Serpente a “soli” 37 anni luce dal nostro pianeta. La stella madre è la nana rossa Ross 508 ed il pianeta che le ruota intorno in orbita ellettica potrebbe essere in grado di ospitare la vita. Le rilevazioni della Nasa spiegano che il pianeta orbita a una distanza tale da offrire temperature favorevoli a consentire l’esistenza di acqua allo stato liquido sulla sua superficie. 

Perché una Super Terra abitabile

Che significa? Che i “mattoncini” della vita o i suoi presupposti biochimici ci sono tutti. Ross 508 era stato individuato a maggio 2022, ha quattro volte la massa del Terra e la sua identificazione è figlia del lavoro del team guidato dal professor Bun’ei Sato del Tokyo Institute of Technology. Di quello e dell’utilizzo  dell’InfraRed Doppler Instrument (IRD), installato sul telescopio Subaru dell’Osservatorio Astronomico Nazionale del Giappone situato sulla cima del Mauna Kea, alle Hawaii. Ma perché “Super Terra”? Perché si tratta di un pianeta extrasolare di tipo roccioso che ha una massa compresa tra 1,9 e 10 masse terrestri. 

Il suo sole è più piccolo del nostro

Il pianeta impiega 10,8 giorni per completare l’orbita attorno alla sua stella madre, Ross 508, che invece è più piccola di un quinto del nostro Sole. Ma come si è arrivati ad individuare il pianeta? Con  “l’oscillazione” che esso provoca nell’orbita della sua stella madre, misurabile con la lunghezza d’onda nell’infrarosso della stella. Ha detto il professor Sato, citato da Fanpage: “Sono passati 14 anni dall’inizio dello sviluppo di IRD. Abbiamo continuato il nostro sviluppo e ricerca con la speranza di trovare un pianeta esattamente come Ross 508 b”.