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L’UNICEF lancia l’allarme: fra gli adolescenti 1 suicidio ogni 11 minuti

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In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, l'UNICEF ha pubblicato un agghiacciante report sul tasso di suicidi fra gli adolcescenti

I dati raccolti dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia in occasione della Giornata mondiale della salute mentale, prevista per il 10 ottobre, sono allarmanti.

L’UNICEF lancia l’allarme: fra gli adolescenti 1 suicidio ogni 11 minuti

Secondo le stime, fra gli adolescenti nel mondo ci sarebbero circa 46mila suicidi ogni anno. In media un morto ogni 11 minuti. Inoltre, almeno un ragazzo su 7, di età compresa tra i 10 e i 19 anni, convive con un problema di salute mentale. È l’agghiacciante report diffuso dall’UNICEF in previsione della Giornata mondiale della salute mentale. Il Fondo delle Nazioni Unite ha, inoltre, sottolineato l’importanza di percorsi di terapia strutturati, all’interno dei contesti scolastici e non solo. “Il benessere dei bambini inizia a casa“, ha dichiarato Christine Muhigana, rappresentante dell’UNICEF in Sudafrica. “Un ambiente familiare accogliente, amorevole e stabile fornisce le migliori basi possibili perché un bambino cresca sano fisicamente e mentalmente“.

La Giornata mondiale della salute mentale

Il tema scelto per la Giornata mondiale della salute mentale 2023 è “La salute mentale è un diritto umano universale”. Più che di un diritto, tuttavia, si tratta ancora un tabù in molti Paesi e i dati raccolti dall’UNICEF lo dimostrano chiaramente. Nell’ultimo anno, più del 60% degli adolescenti ha avuto bisogno di sostegno per la salute mentale. Sebbene ci sia un potenziale miglioramento del benessere mentale, le significative differenze tra le età, il fatto di non sapere dove trovare aiuto e le limitate conversazioni a livello familiare, evidenziano le sfide ancora da affrontare.

Il conflitto in Palestina

In un panorama mondiale alquanto complesso e delicato, il pensiero del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia non poteva che andare ai bambini coinvolti nel conflitto israelo-palestinese. Il Direttore generale dell’UNICEF, Catherine Russell, ha affermato in una nota: “Sono profondamente preoccupata per il benessere dei bambini in Israele e nello Stato di Palestina. Con notizie di centinaia di civili uccisi o feriti, stiamo monitorando attentamente la situazione per le segnalazioni di gravi violazioni dei diritti commessi contro i bambini“. Russell ha anche sottolineato che “Gli eventi recenti continuano il trend di picchi di violenza che hanno sconvolto Israele e lo Stato di Palestina, causando la morte di 199 bambini e il ferimento di oltre 2.800 negli ultimi tre anni“.