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Unione Africana: migranti come schiavi? Salvini si scusi

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L'Unione Africana "esprime sgomento" per la frase di Matteo Salvini che paragona i migranti agli schiavi. Il vicepremier però non si scusa.

L’Unione dei Paesi africani ha chiesto formali scuse al vicepremier Matteo Salvini. L’UA infatti non ha gradito il paragone tra immigrati e schiavi fatto dal ministro dell’Interno durante il litigio con il ministro del Lussemburgo Jean Asselborn. L’Unione Africana ricorda poi che proprio l’Italia ha avuto la più grande migrazione di massa nella storia recente. Salvini però afferma che non ha niente di cui scusarsi.

L’Unione Africana contro Salvini

“È opinione dell’Unione Africana che la denominazione non risolva le sfide migratorie che affliggono l’Africa e l’Europa. Il dibattito sulla migrazione e lo sviluppo dovrebbe sempre più avvenire nel contesto del dibattito sullo sviluppo socio-economico del continente, e non come una questione separata che risponde alla ‘crisi migratoria’ in Europa” si legge in una nota stampa dell’organizzazione.

L’UA infatti pretende formali scuse dal nostro ministro dell’Interno Matteo Salvini che, durante il litigio a Vienna con il ministro del Lussemburgo Jean Asselborn “ha paragonato gli immigrati africani agli schiavi“.

L’Unione Africana ricorda quindi come “l’emigrazione dall’Italia negli ultimi due secoli sia stata il caso più importante di migrazione di massa nella storia europea moderna”. “Durante il periodo dal 1861 al 1976, oltre 26 milioni di persone hanno lasciato il Paese, principalmente per gli altri paesi europei e le Americhe. – viene infatti sottolineato – Approssimativamente, un italiano su quattro è emigrato, ed è noto che l’Italia ha tratto grandi benefici dalla sua enorme diaspora attraverso le rimesse e il commercio”.

Ecco perché l’UA chiarisce che “l’attuale ‘crisi migratoria’ in Europa offre un’opportunità per l’Africa e l’Europa di impegnarsi in un dialogo che non si concentri solo sulle questioni migratorie, ma anche sulla più ampia cooperazione allo sviluppo tra i due continenti”. “Nell’interesse di un impegno costruttivo sul dibattito migratorio tra i due continenti, l’Unione Africana chiede al vice primo ministro italiano di ritrattare la sua dichiarazione dispregiativa sui migranti africani e di sollecitare ulteriormente l’Italia a emulare e sostenere altri Stati membri dell’Unione europea, come la Spagna, che hanno esteso il supporto e la protezione ai migranti in difficoltà, indipendentemente dalla loro origine e dalla loro situazione legale, prima che venga determinato il loro status di ammissione” viene quindi chiarito.

Salvini: io difendevo i migranti

Nel corso di una conferenza stampa al Viminale, Matteo Salvini però replica: “Agli amici dell’Unione Africana mi limito a rimandare il comunicato di tre giorni fa in cui smentivamo qualsiasi comparazione tra immigrato e schiavo”.

“Anzi – aggiunge – le mie dichiarazioni erano in difesa degli immigrati che qualcuno qui in Europa concepisce come schiavi” ribadisce. “Io ho detto che non c’è bisogno di importare nuovi schiavi, non ho niente di cui scusarmi” puntualizza quindi il ministro dell’Interno.