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Uomo tira un calcio alla pancia alla compagna incinta: violenze continue

Carabinieri

Un uomo ha tirato un calcio alla pancia della compagna incinta. La donna non ha mai voluto denunciare ma le violenze erano continue.

Un uomo ha tirato un calcio alla pancia della compagna incinta. La donna non ha mai voluto denunciare ma le violenze erano continue.

Uomo tira un calcio alla pancia alla compagna incinta: violenze continue

Un uomo ha tirato un calcio alla pancia alla compagna incinta, al nono mese di gravidanza. Un gesto violento durante una lite banale, ma non era l’unico purtroppo. La donna non aveva mai raccontato nulla e non aveva mai voluto denunciare, continuava a subire in silenzio tra le mura di casa. Quando ha ricevuto quel calcio si è recata in ospedale per accertarsi che la bambina che portava in grembo stesse bene. Dopo quel giorno, in seguito all’attivazione di una segnalazione in codice rosso, la donna era stata invitata dai carabinieri a denunciare ma non ha mai voluto farlo, anche se in casa le forze dell’ordine erano state costrette ad intervenire diverse volte. 

La relazione tra i due era iniziata poco tempo prima, ma la donna si era accorta dei comportamenti anomali del compagno, dovuti anche all’assunzione di alcol e stupefacenti. In diverse occasioni aveva avuto comportamenti così violenti da spingere la donna a chiedere aiuto. Dopo la nascita della bambina la situazione sembrava essersi calmata e l’uomo aveva fatto credere alla compagna di essere cambiato. Ma a dicembre era tornato a perdere il controllo, così la donna aveva deciso di allontanarlo da casa. Lui ha iniziato ha perseguitarla. 

Le mani al collo e la porta sfondata

Dopo essere stato allontanato ha cercato in tutti i modi di rientrare in quella casa. Aveva forzato le tapparelle della finestra e, in un parcheggio di un supermercato dove la donna aveva deciso di incontrarlo per fargli vedere la figlia, si era presentato ubriaco e l’aveva aggredita mettendole le mani al collo. Qualche sera fa l’uomo si è presentato a casa della donna e dopo che lei si è riufiutata di farlo entrare ha sfondato la porta a calci. La donna ha chiesto aiuto ai carabinieri. Quando gli agenti sono arrivati la donna era nell’appartamento, con il telefono ancora in mano con la chiamata aperta con la centrale operativa e l’uomo impegnato a strattonarla e picchiarla. Per l’uomo è scattato l’arresto per maltrattamenti familiari aggravati, minacce e percosse. Si trova in carcere a Monza.