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Ursula von der Leyen, dure parole contro il "Sofagate" durante una seduta del Parlamento Eu

Ursula von der Leyen

Ursula von der Leyen ha severamente condannato l'accaduto. Inoltre, ha parlato di alcune sue "forti preoccupazioni" riguardanti la Convenzione di Istanbul.

Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione Ue, si è espressa nei confronti del “Sofagate, una vicenda che l’ha vista protagonista durante il meeting ufficiale ad Ankara con il leader turco Recep Tayyip Erdogan.

In quell’occasione erano state preparate solo due sedie. In esse si sono seduti Erdogan e Charles Michel, il presidente del Consiglio Ue. Von der Leyen si è dovuta invece accomodare su un divano in disparte. Un aspetto, questo, che ha subito causato scalpore e indignazione.

Ursula von der Leyen, dure parole contro il “Sofagate”

La presidente della Commissione Eu ha parlato due settimane dopo l’episodio. Lo ha fatto in un suo intervento nel corso di una seduta del Parlamento Eu. “Mi sono sentita sola e ferita come donna e come europea”, ha spiegato.

Ha poi affermato: “Sono la prima donna a esser presidente della commissione europea ed è così che mi aspettavo di essere trattata nel viaggio in Turchia, come una presidente della Commissione. Non riesco a trovare alcuna giustificazione nei Trattati europei per il modo in cui sono stata trattata. Quindi, devo concludere che quello che è successo è accaduto perché sono una donna”.

Come sottolinea il Corriere della Sera, von der Leyen sembra non puntare il dito solo contro Erdogan. Nel suo intervento ha, infatti, dichiarato: “Per essere credibili, tuttavia, non dobbiamo solo criticare gli altri, dobbiamo agire anche a casa nostra”.

La presidente ha, quindi, chiamato in causa la Convenzione di Istanbul. Quest’ultima, in vigore dal 2011, va a difesa di “donne e minori” da abusi e soprusi. La Turchia non vi aderisce più dal 20 marzo 2021. A tal proposito von der Leyen ha sottolineato: “Diversi stati membri (dell’EU) non hanno ancora ratificato la Convenzione di Istanbul, e altri stanno pensando di ritirarsi. Questo è inaccettabile“.

Ursula Von der Leyen: il valore della Convenzione di Istambul

Von der Leyen ha messo, inoltre, in risalto proprio il valore della stessa Convenzione: “A maggio saranno trascorsi 10 anni dalla firma della Convenzione di Istanbul, che costituisce una vera e propria svolta, e che è fonte di ispirazione: è il primo documento giuridicamente vincolante a livello internazionale contro la violenza verso le donne e i minori. La Convenzione vieta le violenze psicologiche, le molestie sessuali, lo stalking, e dichiara fuorilegge e illegale la violenza domestica”.

Non è necessario – ha aggiunto – che io dica quanto è importante questa convenzione soprattutto in periodo di pandemia. Ho utilizzato l’incontro ad Ankara per ribadire le mie forti preoccupazioni per il fatto che la Turchia si sia ritirata dalla Convenzione. Il ritiro di uno dei paesi fondatori del Consiglio d’Europa è un segnale pessimo”.

Michel parla Ursula Von der Leyen e del “Sofagate”

A ritornare sul tema “Sofagate” è stato anche un altro dei diretti interessati, Michel. Così si è espresso a riguardo: “Queste circostanze hanno condotto vari di voi a considerare che sul momento avrei dovuto agire diversamente, ma in quell’istante avevo deciso di non agire ulteriormente per non creare un incidente politico che avrebbe rischiato di rovinare mesi di sforzi”.

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