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Vaccino AstraZeneca: riunione tra Aifa e Ministero della Salute

AstraZeneca

Oggi pomeriggio, 6 aprile, si terrà una riunione tra Aifa e Ministero della Salute sul vaccino AstraZeneca.

Nel tardo pomeriggio di oggi, 6 aprile 2021, secondo quanto riportato dall’Ansa, si terrà una riunione tra i tecnici dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e il ministero della Salute, riguardo eventuali ulteriori indicazioni sull’uso del vaccino di AstraZeneca. Mentre si attende l’esito dell’incontro, il responsabile vaccini dell’Ema Marco Cavalieri ha confermato al Messaggero che “c’è un rapporto di causa ed effetto tra la vaccinazione” e “casi molto rari di coaguli di sangue insoliti associati a un basso numero di piastrine. Cosa causi questa reazione, però, ancora non lo sappiamo“.

Riunione su AstraZeneca

Si terrà una riunione tra Aifa e ministero della Salute per valutare eventuali indicazioni sull’uso del vaccino di AstraZeneca. Per prendere una decisione, però, si dovrà attendere il pronunciamento dell’Agenzia europea dei medicinali Ema, atteso entro giovedì, sull’eventuale correlazione tra questo vaccino e gli eventi trombotici segnalati in diversi Paesi. “É possibile, per maggiore precauzione, che l’Agenzia europea dei medicinali Ema indichi che per una determinata categoria è meglio non utilizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca” ha dichiarato Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, a Radio 24. Il sottosegretario ha voluto precisare che questo è accaduto anche per tanti altri farmaci. Potrebbero decidere di limitare l’utilizzo del vaccino ad alcune categorie di persone.

Nel caso di AstraZeneca il vaccino è stato usato “in un numero estremamente alto di soggetti, mentre gli eventi trombotici rari segnalati sono pochissimi“, ha spiegato Sileri. “Non vi è ombra di dubbio che vi sia un rapporto rischio-beneficio positivo” ha aggiunto. L’agenzia britannica del farmaco (Mhra) sta pensando seriamente di limitare l’uso del vaccino AstraZeneca per i più giovani. A riferirlo l’emittente televisiva britannica Channel 4. “Due fonti ci hanno riferito che, sebbene i dati non siano ancora chiari, ci sono crescenti argomentazioni che giustificherebbero offrire alle fasce di età più giovane, under30 almeno, un vaccino differente” ha spiegato Cannel4. June Raine, chief executive di Mhra, ha spiegato che per il momento non è ancora stata presa una decisione, come ha riportato il Guardian. Anche in Italia potrebbe essere presa una decisione simili, che vieterebbe l’uso del vaccino di AstraZeneca sulla popolazione di fascia d’età più giovane.