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Valle di Cadore, chiesa di San Martino a rischio frana: struttura interdetta al culto

Veneto

L’antica chiesa di San Martino, situata a Valle di Cadore, presenta un elevato rischio di frana: per questo motivo, la struttura è stata interdetta al culto.

Il rischio di frana per l’antica chiesa veneta di San Martino sembra essere ormai sempre più imminente e inevitabile: per questo motivo, il luogo è stato ufficialmente interdetto al culto.

Chiesa di San Martino a rischio frana: struttura interdetta al culto

L’antica chiesa di San Martino, pericolosamente soggetta al rischio di frana, è situata in Valle di Cadore, un comune veneto in provincia di Belluno.

La struttura dell’edificio religioso si trova, ormai da svariati decenni, posizionata a strapiombo su uno sperone di roccia friabile e potrebbe franare in qualsiasi momento. Per limitare il pericolo di crollo dell’edificio, nel corso degli ultimi venti anni, si è tentato di sostenere la costruzione installando dei micropali in corrispondenza del suo intero perimetro. Ciononostante, nel 2018, una violenta tempesta ha totalmente eroso il versante su cui poggia la chiesa: la situazione, poi, è divenuta ancora più critica in seguito alle devastanti precipitazioni nevose che si sono abbattute sulla Valle di Cadore nel medesimo anno.

A partire dal mese di febbraio 2021, inoltre, è stato comunicato che le frequenti e abbondanti del periodo hanno esasperato il rischio di frana che si è esteso anche alle zone limitrofe della chiesa. Simili circostanze, quindi, hanno reso inevitabile il recente provvedimento applicato alla chiesa di San Martino che ha interdetto al culto la struttura.

Chiesa di San Martino a rischio frana, le parole del sindaco

Al momento, gli enti e le autorità competenti stanno lavorando per ideare una soluzione che consenta di mettere in sicurezza la chiesa di San Martino. In occasione dell’ultimo sopralluogo effettuato sul sito, tuttavia, è stata segnalata la presenza di una crepa tra la chiesa e il campanile. Pertanto, al fine di evitare sollecitazioni, il vescovo di Belluno,Renato Marangoni, ha deciso di bloccare le campane.

Sulla vicenda, si è espresso il sindaco di Valle di Caldore, Marianna Hofer, che ha dichiarato: “Siamo molto attenti all’evolversi della situazione attorno alla chiesa di San Martino, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste è al lavoro con l’università di Parma in questi giorni, ha fatto un sistema di monitoraggio e hanno installato le dovute strumentazioni. Ho sentito la Sovrintendenza che ci ha detto che cercherà di abbreviare i tempi per installare il monitoraggio sulla palificata e sul campanile. Conto che presto potremo avere dei dati interessanti – e ha aggiunto – già dagli anni Ottanta si lavora sull’area per il consolidamento del sito. Più recentemente abbiamo potenziato anche i controlli con una strumentazione laser, grazie ad un finanziamento della regione Veneto”.

Chiesa di San Martino a rischio frana, il recupero dei beni culturali

La chiesa di San Martino di Valle di Cadore non rappresenta soltanto un luogo di culto caro agli abitanti del posto ma possiede una considerevole importanza anche da un punto di vista culturale. All’interno dell’edificio, infatti, si trovano diverse statue e opere realizzate da Francesco da Milano, Tomaso Da Rin o, ancora, inestimabili dipinti realizzati da Antonio Bettio che decorano le pareti della chiesa con l’effige di San Martino il povero oppure con scene tratte dall’Ultima Cena e dall’Adorazione dei Magi. Inoltre, all’interno della chiesa si trovano anche otto tele, un organo monumentale, statue in legno e preziosi altari.

Per questo motivo, il Comune, la Provincia, la Regione e le Diocesi stanno collaborando per poter recuperare e mettere in salto tutti i beni culturali conservati all’interno della costruzione religiosa.