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Uno studio condotto dal National Institutes for Food and Drug Control (NIFDC) di Pechino pubblicato su Emerging microbes & infection ha dimostrato come la resistenza degli anticorpi dei guariti dal covid durante la prima ondata è 8,4 volte più bassa contro la variante Omicron rispetto a quella riscontrata con il virus originario.
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Variante Omicron, i test sugli anticorpi dei guariti
In questa ricerca gli scienziati hanno confrontato la capacità di resistenza degli anticorpi di 28 pazienti contagiati nel corso della prima ondata, e dunque dal ceppo originario del Sars-CoV-2, con le successive variante che si sono sviluppate.
Variante Omicron, gli anticorpi dei guariti della prima ondata
I risultati con la mutazione nota come Omicron mostrano una capacità di neutralizzare il virus 8,4 volte più bassa rispetto al ceppo originale, ed è la quota più alta di resistenza tra le varianti che fin qui sono state identificate.
Omicron, la reazioni degli anticorpi dei guariti alla variante
La resistenza degli anticorpi è più bassa di 1,6 volte con la variante Delta, di 1,2 volte con la Alfa (conosciuta anche come inglese), di 2,8 con la Beta (già nota come sudafricana) di 1,6 con la Gamma (brasiliana), con la Lamba di 1,7 e con la Mu di 4,5 volte.