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Variante Omicron, Locatelli: "Servono altre misure per ridurre rischi"

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Franco Locatelli sulla variante Omicron in Italia: "Sarà dominante entro poche settimane"

Accelera la variante Omicron in Italia: mentre il governo pensa a una stretta sul Natale, il mondo scientifico chiede altre misure se la situazione dovesse peggiorare.

Variante Omicron, Locatelli: “Fare il possibile per evitare aumento dei numeri”

“Mascherine all’aperto e tampone obbligatorio anche per i vaccinati per partecipare a grandi eventi”: così Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ipotizza misure più stringenti per fermare l’avanzata della variante Omicron. “Per quanto la situazione epidemiologica italiana rimanga la più favorevole in Europa, non siamo certo indenni dall’aumentata circolazione virale che si sta osservando nel nostro Continente” spiega al Corriere. “Dobbiamo fare quanto possibile per attenuare il rischio che i numeri dei contagiati, così come quelli dei ricoverati in ospedale o nelle terapie intensive, diventino più rilevanti: in questa prospettiva, s’inquadra perfettamente la scelta adottata dal nostro governo e poi riprodotta da molti altri Paesi di richiedere l’esecuzione di un tampone prima di entrare in Italia. Le polemiche nate rispetto a questa scelta avevano davvero poco senso” commenta.

Variante Omicron, per Locatelli: “Dominante entro poche settimane”

Il 23 dicembre una cabina di regia deciderà il piano per fronteggiare le festività: “Quando la circolazione virale incrementa, alcune misure, quali per esempio l’obbligatorietà della mascherina anche all’aperto, almeno in questi periodi di affollamento tipici delle festività natalizie, potrebbero essere adottate presto” spiega Locatelli. “La variante Omicron si sta diffondendo con estrema rapidità anche nel nostro continente e va messo in conto che divenga dominante entro poche settimane” mette in guardia il professore. Quindi, “è assolutamente cruciale che, nel più breve tempo possibile, il maggior numero di persone ricevano le terze dosi del vaccino che conferisce elevatissima protezione rispetto al rischio di sviluppare malattia grave e ripristina una significativa difesa dal contagio”.

Omicron, Locatelli: “Vaccini non hanno fallito, senza sarebbero morte moltissime persone”

Su chi afferma che i vaccini abbiano fallito, di fronte all’aumento dei casi, Locatelli smentisce: “L’aumento dei casi non deve essere minimamente letto come un fallimento dei vaccini. Se non li avessimo avuti, in presenza di varianti connotate da assai maggior velocità di diffusione e contagiosità quali la Delta e, più recentemente, la Omicron moltissime altre persone avrebbero perso la vita -spiega-. E i vaccini ci hanno anche consentito di riprendere quasi tutte le nostre attività, mantenendole aperte e tutelando la ripresa economica del Paese”. Un commento anche sulla vaccinazione alle fasce più giovani: “Nelle prime due giornate quasi 30.000 bambini sono stati vaccinati. È un chiaro segnale che i genitori italiani hanno capito i vantaggi offerti dall’immunizzazione in termini di protezione della salute e degli spazi formativo-educativi, oltre che ludici”.