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Covid, le isole Canarie pronte ad accogliere i turisti con nuovi protocolli

Isole Canarie

Le compagnie Alpitour e Veratour sono pronte ad attivare presso le isole Canarie le ”vacanze Covid-tested”. Alpitour partirà dal prossimo 27 marzo.

Vacanze a misura di Coronavirus, è questo il nuovo progetto che le compagnie di viaggio si stanno impegnando a portare avanti attraverso nuovi rigiorosi protocolli. La prime mete scelte per sono le isole Canarie, con particolare attenzione per le isole di Fuerteventura e Tenerife.

Isole Canarie, un paradiso turistico Coivid-free

La compagnia turistica che si sta per prima adoperando in tal senso è Gruppo Alpitour. Dal 27 marzo darà il via alle vacanze Covid-tested. In un primo momento, ovviamente, saranno in fase di sperimentazione e avranno come meta solamente le Isole Canarie.

Ma in cosa consistono le “vacanze Covid-tested”?  Innanzitutto, la prenotazione del viaggio comprenderà anche dei vantaggi economici per sottoporsi a due tamponi molecolari. Il primo dovrà avvenire in Italia, prima di mettersi in viaggio. Il secondo, invece, si terrà a ridosso del rientro a casa e sarà eseguito direttamente nell’albergo dove si alloggia. Ad incaricarsi di quest’ultimo sarà la stessa Alpitour, sia a livello gestionale che per i costi. Infine, i clienti potranno sempre trovare assistenza in caso di qualsiasi problema legato al Covid-19.

Se la fase di sperimentazione andrà a buon fine, Alpitour prevede di estendere lo stesso protocollo anche per altre destinazioni. Dal mese di aprile, infatti, la società vorrebbe coinvolgere anche località come Grecia, Sicilia, Maldive, Madagascar, Zanzibar, Repubblica Dominicana, Mar Rosso e Messico.

Un simile protocollo è stato pensato pure da un’altra compagnia di viaggio, Veratour. La meta scelta è sempre quella delle isole Canarie . Il tour operator  ha progettato un sistema che va a salvaguardare la salute del cliente per la durata dell’intera vacanza, senza fargli pagare un sovraprezzo. Inoltre, ciò permetterebbe di non dovere sottoporsi alla quarantena una volta tornati a casa.

Veratour imporrà ai suoi viaggiatori di mostrare alla partenza un test negativo non più vecchio di 72 ore. I clienti, poi, potranno soggiornare presso il Veraclub Tindaya a Fuerteventura e il Veraresort Gala a Tenerife. Lì verranno seguite scrupolosamente tutte le misure per un soggiorno sicuro. Infine, i clienti saranno sottoposti, nelle 48 antecedenti al viaggio di ritorno, ad un ulteriore tampone antigenico presso lo stesso hotel. Quest’ultimo sarà interamente gestito dalla stessa Veratour.

Stefano Pompili, direttore generale Veratour, ha spiegato così la loro nuova iniziativa: “Il settore turistico è tra i più colpiti dalla situazione sanitaria, per questo occorre una risposta energica ed efficiente da parte di noi addetti ai lavori. (…) Con questa iniziativa intendiamo settare degli standard di sicurezza che possano diventare un modello da applicare anche su più ampia scala. La ripresa dei viaggi è un punto cruciale per il rilancio di tutta l’economia del Paese. Speriamo che questo nostro impegno sia il primo passo verso una completa rinascita del turismo”.