> > Il libro: capire il populismo oltre i pregiudizi

Il libro: capire il populismo oltre i pregiudizi

featured 1050678

Milano, 4 set. (askanews) - Il "populismo" e i raggruppamenti antisistema -in Italia, in Europa e nell'insieme del mondo occidentale- come indicatore della sofferenza del ceto medio uscito sconfitto dallo sconquasso della globalizzazione: da questo assunto si sviluppa l'analisi dell'imprenditore A...

Milano, 4 set. (askanews) – Il “populismo” e i raggruppamenti antisistema -in Italia, in Europa e nell’insieme del mondo occidentale- come indicatore della sofferenza del ceto medio uscito sconfitto dallo sconquasso della globalizzazione: da questo assunto si sviluppa l’analisi dell’imprenditore Angelo Bruscino e del giornalista Alessio Postiglione, analisi proposta ora nel saggio “Popolo e populismo” edito da Cairo. “Bisogna capire quello che sta succedendo nel presente – dice Bruscino – e per farlo bisogna dare uno sguardo al recente passato. Abbiamo voluto, con Alessio Postiglione, scrivere questo piccolo testo per analizzare una situazione senza pregiudizi, per capire le radici della paura del nostro popolo. E tentare di trovare una soluzione, senza guardare al populismo semplicemente come un fatto negativo, ma come ‘un fatto’ che in qualche maniera governa questo momento storico e che potrebbe essere anche il ‘la’ per superarlo in maniera brillante”.

Gli autori mettono in evidenza come il ceto medio sconfitto e impaurito abbia messo in discussione anche la Ue, tentando di reagire ad una agenda liberista inseguendo i movimenti nuovi e vecchi che fanno della visione protezionista, etnica o economica, la loro ragione d’essere. Ma prima di arrivare a dei giudizi, e a delle scelte, politiche gli autori invitano a comprendere bene l’origine degli accadimenti. “Essere populisti non è necessariamente un fatto negativo – prosegue Bruscino – essere populisti in questa fase storica è il modo in cui la democrazia ha risposto alle paure della gente. Quello su cui dovremmo interrogarci e quello di cui dovremmo avere paura è la rabbia sociale che non riusciamo più con la politica tradizionale a governare. O a cui banalmente non riusciamo a dare una risposta e una soluzione. Ben vengano le soluzioni quando ci sono, e soprattutto quando consentono il superamento della paura”.

Il libro, in definitiva, lascia aperte varie strade e interpretazioni, offrendo una utile cornice esplicativa a fenomeni d’attualità, che includono lo sviluppo dei social media, i cambiamenti geopolitici in atto, e infine una riflessione non scontata sull’America di Trump.