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La nave di Gela torna in viaggio e approda ai Musei di Forlì

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Roma, 15 feb. (askanews) - La nave greca arcaica di Gela - uno dei più emblematici ritrovamenti subacquei del patrimonio archeologico del Mediterraneo Antico databile tra il VI e V secolo a.C. - per la prima volta lascia le cure degli avanzatissimi laboratori di restauro elvetici e approda ai Mus...

Roma, 15 feb. (askanews) – La nave greca arcaica di Gela – uno dei più emblematici ritrovamenti subacquei del patrimonio archeologico del Mediterraneo Antico databile tra il VI e V secolo a.C. – per la prima volta lascia le cure degli avanzatissimi laboratori di restauro elvetici e approda ai Musei San Domenico di Forlì dove è allestita la mostra “Ulisse. L’arte e il mito”.

La soprintendente ai Musei di Caltanissetta, Daniela Vullo: “Questa per noi è una grande opportunità. E’ la prima occasione per poter presentare questo importantissimo ritrovamento avvenuto nei fondali in prossimità di Contrada Bulala a Gela. E’ una parte della nave, ma è certamente la parte più significativa perché è la sua ossatura. Buona parte del fasciame è stato recuperato e sarà musealizzata. Probabilmente riusciremo a completare il museo che è in fase di costruzione entro la fine del 2021 e lì la nave, insieme a tutto il suo corredo abbastanza rilevante sia dal punto di vista della ceramiche che da altri oggetti che qui sono in mostra saranno visitabili a Gela”.

Oltre alla nave – 17 metri in lunghezza e una larghezza massima di 4,30 metri – sono esposti alla mostra su Ulisse anche la ruota di poppa, il paramezzale e i madieri. Del carico rinvenuto fanno parte anche un cesto di vimini e un tripode in bronzo. Ma dal mare potrebbero presto riemergere altri pezzi preziosi. “Sui fondali ci sono altri due relitti che prossimamente, anche in collaborazione con la Soprintendenza del mare, saranno recuperati. La denominazione del museo che impropriamente ho chiamato Museo della nave greca è Museo dei relitti greci proprio perché nell’immediato andremo a musealizzare questo ma nel momento in cui saranno recuperati anche gli altri sarà un contenitore per i relitti delle navi greche con annesso un laboratorio che consentirà, durante le fasi di restauro, di poter anche visionare questa delicata operazione di recupero di legni così antichi e per così tanto tempo conservati in acqua, quindi in condizioni non ottimali”.