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“Viva l’Italia antifascista”: identificato l'uomo che ha gridato alla Scala di Milano

Milano

Si chiama Marco Vizzardelli l'uomo identificato dalla Digos come responsabile del grido "Viva l'Italia antifascista" alla Scala

Il Don Carlo di Verdi ha inaugurato la stagione operistica del Teatro alla Scala di Milano, ma qualcosa dopo il consueto inno di Mameli iniziale è andato storto. Nel teatro, infatti, si è sentito chiaramente il grido “Viva l’Italia antifascista”, seguito anche dalle parole “No fascismo“. Ma chi ha pronunciato queste frasi? La Digos ha rintracciato subito il responsabile.

“Viva l’Italia antifascista”: chi ha gridato alla Scala

Si tratta di Marco Vizzardelli un loggionista e giornalista esperto di equitazione, molto appassionato di lirica, che per nulla al mondo si sarebbe perso lo spettacolo della prima al Teatro alla Scala. L’uomo, subito dopo l’inno italiano, ha alzato la voce e ha gridato la frase “Viva l’Italia antifascista“. Gli agenti della Digos lo hanno subito rintracciato, come lui stesso ha raccontato: “A metà del primo atto si è avvicinato un agente in borghese. Mi sono un po’ spaventato e mi ha fatto un gesto di stare tranquillo. Alla fine dell’atto mi ha mostrato il tesserino e mi ha detto che voleva identificarmi, ma gli ho risposto che non avevo fatto nulla di male e che non aveva nessun senso in un Paese democratico”.

“Viva l’Italia antifascista”: il riconoscimento della Digos

Vizzardelli ha proseguito raccontando i dettagli dell’identificazione, avvenuta durante l’intervallo:Mi hanno fermato in quattro e mi hanno detto che erano della Digos e che dovevano identificarmi. Ho ribadito che non aveva senso e poi l’ho buttata sul ridere, spiegando che avrebbero dovuto legarmi e arrestarmi se avessi detto ‘viva l’Italia fascista’. Si sono messi a ridere anche loro, ma mi hanno detto che dovevano fare così. E quindi mi hanno fotografato la carta d’identità.