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Voto anticipato, Letta: "Le comunali sono andate così bene che potrebbe venirmi voglia"

Voto anticipato Letta

Il segretario del Pd, Enrico Letta, apre alla possibilità di un voto anticipato dopo gli ottimi risultati ottenuti dal centrosinistra alle comunali.

Nell’ultima puntata di Che tempo che fa Fabio Fazio ha ospitato Enrico Letta, segretario del Pd, da molti ritenuto il vero vincitore dell’ultima tornata elettorale, quelle delle amministrative. Un risultato netto sul centrodestra nelle principali città al voto (5-0) che ha mostrato l’esistenza di un partito che sembra aver ritrovato la propria tempra e che dunque di rilancia dopo il suo negativo recente passato. Letta apre addirttura alla possibilità di un voto anticipato: “È andata talmente bene che a me potrebbe venire voglia visto che noi siamo il 12% in Parlamento, verrebbe la tentazione, ma in questo momento bisogna tenere la barra dritta per uscire dalla pandemia”. Una provocazione? Forse sì, visto che lo stesso Letta ha subito dopo chiarito che per lui sia necessario “continuare con un governo che sta facendo bene”.

Letta sul voto anticipato

Letta passa poi all’attacco dei suoi rivali politici, Salvini e Meloni, criticandone soprattutto le ambiguità avute sul tema dei vaccini e della generale gestione della pandemia. “Questo tema è decisivo per il futuro del Paese – ha detto Letta – e con l’ambiguità si appoggia chi pensa sia meglio aspettare, invece serve convincere tutti a fare il vaccino, altrimenti si torna a dati come quelli della Gran Bretagna”. Lo stesso segretario del Pd ha detto poi di sì all’obbligo vaccinale se il green pass non dovesse funzionare nelle modalità con le quali è stato concepito.

Voto anticipato, Letta ci pensa

La conversazione si è poi spostasta sul governo di Mario Draghi“Sta facendo bene – ha detto Letta – sta impostando una legge di Bilancio importante che deve dare segnali significativi su salute, istruzione, un forte messaggio sul tema del lavoro, perché i lavoratori abbiano più soldi in busta paga, meno precarietà e lavorare per la riforma dell’apprendistato”. L’obiettivo ora è quello di abbattere le tasse sul lavoro e rendere gli stipendi più alti, in modo da non essere più competitivi con i sussidi che devono comunque restare in aiuto delle persone più bisognose. “Va riformato il reddito di cittadinanza – ha aggiunto – che deve rimanere come lotta alla povertà”.

Letta pensa al voto anticipato

Anche sul tema delle pensioni Letta sembra avere le idee chiare: “Il problema di fondo è che è sbagliato il metodo della Quota. Quota 100 è stato un errore, perché chi ne ha usufruito ha avuto un vantaggio ed è contento, ma per l’80% sono uomini, è uno strumento diseguale che discrimina le donne. Le due cose da fare sono – ha precisato – flessibilità a seconda dei lavori gravosi e dare un messaggio importante alle donne con Opzione donna”.