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Aborto spontaneo: cosa fare per prevenire

feto

Il problema dell’aborto spontaneo è più frequente di quanto si possa pensare: buona alimentazione variegata e ricca, buoni livelli di progesterone, nessuna alterazione cromosomica ed ormonale per il buon successo della gravidanza

Il problema dell’aborto spontaneo è più frequente di quanto si possa pensare: buona alimentazione variegata e ricca, buoni livelli di progesterone, nessuna alterazione cromosomica ed ormonale per il buon successo della gravidanza

Aborto spontaneo: cause

Prima di enucleare le cause che possono cagionare l’aborto spontaneo, occorre definirlo come interruzione non volontaria della gravidanza, prima che il feto sia capace di vita autonoma extrauterina (solitamente sotto la ventesima settimana). In pratica, si parla di aborto spontaneo quando l’interruzione della gravidanza avviene prima che siano decorsi tre mesi. Le cause di interruzione involontaria della gravidanza sono ascrivibili alle seguenti, le più frequenti:

Cause ovulari, si tratta di alterazioni cromosomiche che concernono la crescita dell’uovo, rendendone impossibile lo sviluppo. Tali anomalie ovulari sono responsabili di circa il 60% degli aborti spontanei, Cause ambientali o esogene come l’eccessiva esposizione a radiazioni che possono essere le cause principali di perdita prematura ed involontaria del feto o cagionarne malformazione,

Cause endogene che possono riguardare ed interessare l’apparato genitale materno, utero con presenza di fibroma oppure patologie che riguardano l’intero organismo della madre come carenze dietetiche,

Cause ormonali quali l’insufficienza di estrogeni e/o progesterone possono cagionare l’aborto spontaneo.

Aborto spontaneo: come porre rimedio

Per evitare la perdita del feto prima che siano decorsi i primi tre mesi (periodo in cui avviene il più alto numero di aborti spontanei), occorre tenere sotto controllo il progesterone e gli estrogeni per prevenire le alterazioni ormonali: il delicato equilibrio interno tra gli ormoni, nutrienti e tossine determina il successo di portare fino in fondo la gravidanza. Inoltre, una dieta completa e ricca di carboidrati, proteine, vitamine, Sali minerali e lipidi porta l’organismo della madre ad “ospitare” e nutrire il feto che deve svilupparsi e crescere nel ventre materno.

Garantire un’adeguata assunzione di magnesio e vitamina B6 per la produzione di progesterone; consigliatissimi sono gli alimenti come semi, noci e tuorlo d’uovo, ricchi di vitamine del gruppo B e noci ed ortaggi a foglia verde sono una buona fonte di magnesio. Evitate una vita sregolata, no alcool, no fumo, no caffè.