Daniele Orlandi Crescono gli incidenti hard con conseguenti ‘porno-ricoveri’. Almeno secondo quanto emerge dalle testimonianze degli infermieri che, sempre più spesso, si ritrovano a dover soccorrere pazienti con oggetti di varia natura incastrati dove non batte il sole. Insomma al Pronto Soccorso, si sa, può arrivare di tutto ma negli ultimi anni i giochi erotici finiti male sarebbero in aumento e come emerge dalle testimonianze, durante gli interventi si estrare davvero di tutto a cominciare dagli ortaggi. Tra gli episodi rivelati, ovviamente nel più assoluto anonimato, al ‘Tempo’, vi è quello di una coppia che un giorno si presentò al pronto soccorso del Grassi. I due, racconta un infermiere, erano molto eleganti: “Lei ancora me la ricordo, era bellissima con un vestito lungo e uno spacco mozzafiato. Si avvicinò a me e ai due colleghi con i quali stavo facendo il turno di notte. Devo parlare con un medico, disse. Quando è entrata nella saletta da sola col dottore, noi ci siamo seduti tutti su una barella al di là della tenda che prima divideva gli spazi”. La testimonianza prosegue così: “Ha iniziato a raccontare non senza imbarazzo che era a una festa di amici insieme al marito. Stavamo facendo dei giochi quando a me hanno infilato una bottiglietta di coca-cola nel lato b e ha fatto blup ha detto. Il chirurgo le ha chiesto spiegazioni, non capendo, e quando lei ha risposto nei dettagli, ci siamo messi a ridere così tanto da cadere tutti dalla barella”.
Chi sono i protagonisti degli incidenti erotici? la rivelazione degli infermieri
Rivelazioni sono state fatte anche sul sesso e sull’età media delle vittime di incidenti erotici finiti male. Si tratta prevalentemente di uomini di età compresa tra i 50 ed i 65 anni, dal cui fondoschiena vengono estratti oggetti indesiderati di vario tipo. Un infermiere ha anche ricordato la storia di un signore, “ricoverato d’urgenza per lancinanti dolori all’addome. aveva un vibratore fuori misura completamente dentro. Il medico ci chiedeva di tenerlo fermo per i raggi, ma la testina rotante continuava a muoversi per le batterie ancora in funzione, e la lastra veniva sempre mossa”.
