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La marcia dei pinguini - Il richiamo: trama

La marcia dei pinguini

Alla scoperta del seguito del celebre La marcia dei pinguini, uno dei documentari di maggior successo della storia del cinema. Era il novembre del 2005 quando nelle sale italiane fece la sua comparsa il film La marcia dei pinguini (La Marche de l'Empereur in originale), produzione francese diretta ...

Alla scoperta del seguito del celebre La marcia dei pinguini, uno dei documentari di maggior successo della storia del cinema.

Era il novembre del 2005 quando nelle sale italiane fece la sua comparsa il film La marcia dei pinguini (La Marche de l’Empereur in originale), produzione francese diretta dal documentarista Luc Jacquet. Un film documentario ad alto budget, totalmente ambientato in Antartide e incentrato sulle gesta di una colonia di pinguini imperatore (da qui il titolo originale del documentario), nel loro viaggio dalle sponde dell’oceano fino all’entroterra più inospitale, con lo scopo di riprodursi e svezzare i piccoli. Un viaggio tanto suggestivo quanto drammatico, che non tutti gli esemplari riescono a portare a termine. Il successo del film – Oscar come miglior documentario nel 2006 – deriva dalla spettacolarità delle riprese, che rendono giustizia alla magnificenza dei paesaggi antartici, dalla drammatizzazione delle vicende dei pinguini protagonisti e dallo studio attento delle loro basi comportamentali. Gli sforzi e i sacrifici dei due pinguini genitori per proteggere il loro piccolo dal freddo più atroce creò un’empatia fortissima con il pubblico, che premiò il lavoro di Jacquet come meritava: ancora oggi, La marcia dei pinguini rimane uno dei documentari di maggior successo della storia, tra i pochi a rivaleggiare con i pamphlet di Michael Moore.
A oltre undici anni dal prototipo, Luc Jacquet torna a occuparsi delle creature che gli diedero le maggiori soddisfazioni sul piano degli incassi, con un sequel intitolato La marcia dei pinguini – Il richiamo (La marche de l’empereur – L’appel de l’Antarctique in originale). Nel tempo che è trascorso dal primo film, le tecnologie per le riprese si sono notevolmente evolute, e il regista con la sua équipe hanno potuto disporre di speciali telecamere subacquee HD e di droni, per riprese ancora più spettacolari. Anche questa volta, Jacquet ha scelto di raccontare un altro viaggio, quello di un giovane pinguino e della sua colonia che, guidata dai più anziani, affronta una traversata nelle gelide acque dell’Oceano Antartico per raggiungere una meta sconosciuta. E anche in questo caso, come nel prototipo, la voce narrante è stata affidata a un narratore celebre: se nel primo La marcia dei pinguini, la versione originale prevedeva la presenza di Romane Bohringer, Charles Berling e Jules Sitruk e quella italiana di Rosario Fiorello, in questo sequel c’è l’attore anglo-francese Lambert Wilson a occuparsi della versione originale, mentre per quella italiana è stato ingaggiato Pif. La marcia dei pinguini – Il richiamo uscirà nelle sale italiane il prossimo 23 febbraio.