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Padre violenta la figlia di 8 anni, non andrà in carcere

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Padre violenta la figlia di 8 anni, non andrà in carcere: il reato è caduto in prescrizione. Avrebbe dovuto scontare 'solo' 10 anni dietro le sbarre.

Violenta la figlia per quasi 10 anni e la ‘presta’ ai suoi amici: la storia del papà-orco che non farà nemmeno un giorno di carcere. Sarebbe stato condannato a 10 anni, ma la prescrizione lo ha salvato dalle sbarre.

L’inferno della piccola vittima

Inizia nel 1995 l’ inferno della piccola vittima che a 8 anni subisce, non solo la separazione dei genitori, ma anche le violenze da parte del padre. Fresco di separazione, l’uomo, infatti, tiene con sè la piccola due weekend al mese e in quei giorni abusa della figlia. La piccola ha solo otto anni e già non gioca più con le bambole. Il suo papà divertito dai ‘giochi’ con la figlioletta decide di ‘condividere’ il suo piccolo tesoro con i suoi amici, ed è così che inizia quasi la prostituzione della piccola.

La bambina non denuncia, è spaventata dalle minacce del papà, pensa che la mamma non le crederà e tiene tutto dentro di sè nella speranza che quell’inferno finisca presto. Ma solo quando compie sedici anni, nel 2003, riesce a liberarsi del suo orco. Il papà, infatti, decide di risposarsi e alla piccola, che più tanto piccola non è, rimane la libertà, ma a quale prezzo? Il trauma è talmente radicato nella giovane donna che non riuscirà a decidere di denunciare fino ad oggi, quando di anni ne ha quasi trenta.

L’atto è caduto in prescrizione

Viene abusata per quasi 10 anni dal padre e dagli amici del papà, ma non denuncia subito. La bambina, che è ormai una giovane donna, elabora il dolore poco alla volta, il trauma l’attanaglia anche a distanza di anni e col tempo inizia a confidarsi prima con la mamma e poi con i fratelli e il fidanzato. La notizia è sconvolgente per la famiglia e il fidanzato ma tutti la incoragggiano a fare l’unica cosa possibile, denunciare. E così la giovane donna decide di denunciare il padre, lo accusa di violenza, abusi e di averla fatta violentare dai suoi ‘amici del bar’.Inizia il processo e all’orco vengono dati 10 anni di carcere.

Di lì la gioia, non per aver ottenuto un qualche tipo di vendetta, ma perchè ‘giustizia era stata fatta’. Poi la situazione cambia, la Cassazione rende ‘meno pesante’ una delle aggravanti e il reato non è stato dichiarato punibile perchè caduto in prescrizione. Quell’uomo, quell’orco che ha abusato dela sua bambina dall’età di otto anni e che ha permesso ai suoi compagni di farlo, non passerà nemmeno un singolo giorno dietro le sbarre. L’atto sarà pur caduto in prescrizione, ma il trauma di quella che doveva essere una bambina e poi una donna felice, rimane ed è ancorato alla consapevolezza che il suo dolore resterà impunito.