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Punta un euro e ne vince 120mila: caccia al fortunato

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Punta un euro e ne vince 120mila. Grande sorpresa e grandi festeggiamenti per Marano. Nel paese, situato nella zona Nord di Napoli, oggi si fa festa.

Punta un euro e ne vince 120mila. Grande sorpresa e grandi festeggiamenti per Marano. Nel paese, situato nella zona Nord di Napoli, oggi si fa festa. E’ stata vinta una quaterna del valore di 120 mila euro. Tutto il paese è in subbuglio ed è molto entuasiata per la vincita del compaesano. Il fortunato ha puntato un euro su una quaterna di numeri 19-70-72-89 sulla ruota di Napoli. La vincita è increbile ed inaspettata soprattutto per la puntata molto bassa.

Altri vincitori

Quello di Marano non è l’unico paese a festeggiare oggi. Sul podio dei vincitori ci sono anche altri paesi campani che festeggiano però importi inferiori. Nella provincia di Avellino sono stati vinti 19 mila euro grazie ad un ambo. Quasi 17 mila euro invece sono stati vinti a Napoli con un terno beccato giocando quattro numeri. Anche a Roma c’è stato qualche fortunato. Il 10eLotto dà 32 mila euro ad un fortunato giocatore che ha puntato il numero 9. Quest’anno secondo una stima dell’ANSA sia il Lotto che il 10eLotto hanno consegnato premi di un valore che arriva a circa 3.7 miliardi di euro. La cifra più alta che sia mai stata vinta in Italia fu di 177.729.043,16 euro, vinti il 30 ottobre 2010 a Sperlonga.

Le origini del lotto

La lotteria è un gioco d’azzardo che è conosciuto in tutto il mondo. Si presume che i primi accenni dell’esistenza di questo gioco giungano dalla lontana Cina del 187 a.C. si pensa che le vincite servissero per finanziare grandi opere. Nel 1449, a Milano, esattamente in Piazza Sant’Ambrogio ci fu quella che sembra essere stata la prima lotteria della storia italiana. Pare che anche questa, come per la tradizione cinese, fosse servita per svolgere opere “di bene”. Si pensa infatti che i soldi sarebbero andati per nelle casse della Aurea Repubblica Ambrosiana che stava subendo gravi perdite economiche a causa della guerra contro Venezia. A quanto pare l’inventore del gioco fu un banchiere milanese, Cristoforo Taverna. Ma la prima giocata con vincita e puntata in denaro ci fu nella città belga di Bruges. Anche in questo caso, era stata organizzata per aiutare i più poveri.

Nel 1520 Francesco I, l’allora Re di Francia legalizzò e ufficializzò il gioco della lotteria con un editto. Fece istituire cinque “ruote” che si dividevano tra Parigi, Lione, Strasburgo, Bordeaux e Lille. In Inghilterra invece la lotteria arrivò un pò dopo. Nel 1567 la regina Elisabetta I autorizzò il gioco, e anche per l’Inghilterra le intenzioni erano volte al “volontariato”. Lo scopo primario era infatti quello di raccogliere dei fondi per le riparazioni dei cinque porti inglesi. Come tutte le cose belle, se stanno troppo tempo in mano all’uomo rischiano di diventare contorte. Inizialmente il gioco della lotteria, in tutto il mondo, è sempre stato organizzato con scopi benevoli o di volontariato. Divenne però presto una fonte di lucro, dove spesso gli uomini tentavano di fare truffe.

Una famosa truffa

Nel 1999 in Italia ci fu un’indagine che analizzò la storia di nove truffatori italiani che hanno manomesso, per qualche tempo, il gioco del Lotto. L’estrazione dei numeri veniva affidata ad un bambino che era incaricato di estrarre i numeri dall’urna. Il bambino era coperto da una mascherina, la quale studiata a puntino, permetteva una visuale parziale. Ma questo ovviamente non bastava. I truffatori hanno infatti pensato di trattare le sfere contententi i numeri con uno speciale liquido che le rendeva più lucide. I truffatori sono poi stati acciuffati e condannati.