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Senato: via libera al decreto Lorenzin sull'obbligo dei vaccini

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Il Senato ha dato il via libera al decreto sui vaccini: ora si passa alla Camera, dove dovrà essere approvato rapidamente e senza modifiche

Il Senato ha dato il via libera per quanto riguarda il decreto sui vaccini. I voti favorevoli, infatti, in totale sono stati 172 (anche se nel corso della votazione ci sono stati alcuni problemi tecnici). Oltre a quelli della maggioranza, i voti per il sì sono arrivati anche da Forza Italia, Scelta Civica-Ala e Mdp.

Il Senato dà il via libera per il decreto sui vaccini: ora si deve passare dalla Camera

E’ arrivo dunque il via libera definitivo da parte del Senato per il decreto sui vaccini, grazie ai 172 voti favorevoli. Il provvedimento ora passa all’esame della Camera, che avrà il compito di approvarlo in tempi rapidi e senza modifiche, per evitare un altro passaggio al Senato che in quel caso metterebbe a rischio la conversione in legge. Il decreto, infatti, scadrà il prossimo 6 agosto.

Nel corso della votazione ci sono stati anche alcuni problemi tecnici, tanto che alcuni voti, sia favorevoli che sfavorevoli, non sono stati conteggiati correttamente. Sul tabellone i voti favorevoli inizialmente erano 171, ma poi un senatore ha chiesto a voce che il suo voto venisse verbalizzato, facendo salire a 172 il numero totale dei sì.

Tutte le novità nuova norma sui vaccini

Sono diverse le novità presenti all’interno nella nuova norma che ha ricevuto il via libera da parte del Senato. In primo luogo, è stata confermata la riduzione da dodici a dieci vaccini obbligatori. Che nello specifico sono: l’anti-poliomielitica, l’anti-difterica, l’anti-tetanica, l’anti-epatite B, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzale tipo b.

Quelli sempre obbligatori, ma solo fino al 2020 sono: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. Nel provvedimento, inoltre, si può leggere che altri quattro vaccinazioni diventeranno fortemente consigliati dall’Asl e che saranno gratuiti. Questi vaccini sono quelli contro il meningococco C e B (che finora erano tra quelli obbligatori) e quelli contro il rotavirus e lo pneumococco.

Inoltre, è stata approvata la riduzione delle sanzioni amministrative, con l’importo che passa dai 100 ai 500 euro (inizialmente la pena prevista partiva dai 500 fino ai 7500 euro). E’ stato dato anche l’ok alla prenotazione delle vaccinazioni nelle farmacie aperte al pubblico attraverso il Centro unificato di prenotazione (inizialmente il testo originario del decreto forniva la possibilità di somministrazione dei vaccini nelle farmacie solo dietro assistenza di personale medico infermieristico).

Questo emendamento prevede anche che gli operatori scolastici, gli operatori socio-sanitari e gli operatori sanitari possono presentare una autocertificazione attestante la copertura vaccinale.