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Il terribile terremoto che in queste ultime ore sta devastando il Messico continua a mietere vittime. Le notizie si susseguono una dopo l’altra, tutte tragiche, nessuna che lasci intravedere spiragli di speranza o un attimo di pace. Ultima notizia quella del crollo durante un battesimo: 11 le vittime.
Poco prima che cominciasse la funzione, si è verificato il crollo di una chiesa dove stava per essere battezzato un bambino. Il bilancio delle vittime è stato tragico, soprattutto trattandosi di un’occasione così particolare, di gioia se fosse stata una giornata normale. Sette adulti e quattro bambini sono morti sotto le macerie.
A quanto si è appreso, infatti, la chiesa dove stava per essere svolta la funzione, è crollata a causa delle forti scosse che continuano a flagellare il Messico. Tra le vittime anche il piccolo che doveva essere battezzato. Tra i superstiti, il parroco ed il sagrestano. L’edificio era del 17esimo secolo.
Altri crolli in chiesa, nello stato di Puebla 15 morti
Il bilancio, però, non è stato tragico solo nella chiesa in cui si stava svolgendo il battesimo. Purtroppo nello stato messicano di Puebla è crollata anche un’altra chiesa, uccidendo 15 persone.
Il bilancio, provvisorio delle vittime
Sono almeno 225 i morti per il terremoto di magnitudo 7,1 della scala Richter che il 19 settembre alle 13 (le 20 in Italia) ha colpito il Messico, devastando la capitale e le regioni circostanti. L’ultimo bilancio è stato aggiornato dal ministro dell’Interno Miguel Angel Osorio Chong.
Si teme però che la conta delle vittime possa arrivare fino a mille, cme stimato dall’agenzia americana Usgs. Mentre si continua a scavare tra le macerie alla ricerca dei superstiti, sono oltre 4,6 milioni tra case, uffici e altri edifici rimasti totalmente al buio, senza elettricità, inclusi il 40% delle abitazioni di Città del Messico.
Si tratta di un’emergenza nazionale
Secondo quanto reso noto in un tweet dal capo della Protezione civile, Luis Felipe Puente, 86 vittime si contano a Città del Messico, 71 nello Stato di Morelos, 43 in quello di Puebla, 12 nello Stato del Messico, 4 in quello di Guerrero e una in quello di Oaxaca. Ma la conta delle vittime è in costante aggiornamento. Soccorritori e volontari stanno lavorando senza sosta per estrarre corpi dalle macerie. “È emergenza nazionale”, ha dichiarato il presidente Enrique Pena Nieto, attivando anche i militari per i soccorsi.
Farnesina al lavoro
Al lavoro anche l’Unità di crisi della Farnesina per verificare l’eventuale coinvolgimento degli italiani nel terremoto. È quanto si legge in un tweet, nel quale l’Unità di crisi “invita ad attenersi alle indicazioni delle autorità locali.”.