Il deputato Alessandro Zan, attivista dei diritti Lgbtq+, si aspettava una punizione più severa nei confronti del generale Roberto Vannacci. Secondo il politico, autore del Ddl che porta il suo nome affossato in Parlamento, il trasferimento di Vannacci al Comfoter non è sufficiente alla gravità dell’episodio.
Zan contro Vannacci: “Il trasferimento non è sufficiente”
“Il semplice trasferimento di Vannacci non è sufficiente. La sua presenza ai vertici dell’Esercito continua a recare discredito e disonore alle forze armate, a cui va sempre il riconoscimento per difendere i valori costituzionali che lui offende”. È il contenuto di un tweet a firma dell’onorevole Alessandro Zan, responsabile dei diritti per il Partito democratico.
Zan commenta così la decisione presa dallo Stato maggiore. Vannacci sarà trasferito al Comfoter (Comando delle forze operative terrestri) di Firenze, e prenderà servizio dal 20 agosto. La destituzione è arrivata a seguito della pubblicazione del libro “Il mondo al contrario” che ha suscitato polemiche per gli attacchi contro gay, femministe e ambientalisti.
Zan replica al ministro Crosetto
Il deputato non aveva risparmiato neppure il ministro Guido Crosetto, intervenuto subito dopo l’esplosione del caso, parlando di “farneticazioni” e annunciando azioni disciplinari contro il generale Vannacci.
“Crosetto – aveva scritto Zan su Twitter – come ministro della Difesa, anziché derubricare a farneticazioni le frasi di Vannacci, deve porsi il problema del perché un generale dell’esercito si sia sentito legittimato a pubblicare un saggio dai contenuti apertamente eversivi e incostituzionali. È un suo dovere”.