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Il generale Roberto Vannacci è stato rimosso dall'Istituto geografico militare

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L'ex comandante dovrà fare "armi e bagagli" per restare "a disposizione per incarichi vari"

Aveva dichiarato: “Non mi scuso. Niente passi indietro”. Il generale Roberto Vannacci invece dovrà traslocare. Lo Stato Maggiore dell’Esercito ha destituito il militare dopo le deliranti affermazioni e le “farneticazioni” (come precisato dal ministro Crosetto) contenute nel suo libro autoprodotto “Il mondo al contrario”.

 

Rimosso il generale Roberto Vannacci

Non sono passate neppure 24 ore dalla grana che ha imbarazzato l’Esercito Italiano, avviando il procedimento disciplinare contro il generale Roberto Vannacci, ex capo della Folgore. Lo Stato Maggiore lo ha destituito dal comando dell’Istituto Geografico Militare di Firenze.

Nonostante il polverone sollevato, Vannacci non solo non ha chiesto scusa, ma nelle ultime ore, attraverso varie interviste, ha anche rincarato la dose: “Niente passi indietro. Se metterò a rischio la carriera lo avrò fatto per una giusta causa: la lotta al pensiero unico”.

Invece il passo indietro ora gli è stato imposto dai vertici militari italiani.

Dove andrà il generale Vannacci

Avrà due giorni di tempo per fare “armi e bagagli” e lasciare la scrivania più importante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze. Il generale Roberto Vannacci sarà trasferito al Comfoter (Comando delle forze operative terrestri) dello stesso capoluogo toscano.

Dovrà restare a Firenze “a disposizione del comandante area territoriale per incarichi vari“, si apprende dalla nota ufficiale. Mentre all’Istituto Geografico sarà sostituito dal generale Massimo Panizzi.

 

Vannacci: “Risponderò nelle sedi opportune”

La decisione di destituire il generale è arrivata dopo gli attacchi rivendicati contro omosessuali, ambientalisti, femministe e comunità Lgbtq+. “Gay, non siete normali, fatevene una ragione”, è solo una delle frasi nel mirino di governo e Stato maggiore. In una intervista a “Il Giornale” aveva solo timidamente ritrattato invitando i più critici a “fare lo sforzo di leggerlo per intero e non basarsi su frasi estrapolate utilizzate come gogna mediatica”.

Non è mancata la reazione dell’ora sottoposto e destituito Vannacci. A “Il diario della settimana”, in onda su Rete4, ha così commentato:

“Riguardo le decisioni che sono state prese riguardo il mio servizio non replicherò in quanto ritengo siano decisioni gerarchiche per le quali risponderò nelle sedi e secondo i tempi che saranno giudicati opportuni e che mi verranno indicati dalla mia catena di comando. Io sicuramente quando scrivevo il libro mi aspettavo che avesse dato da discutere: l’ho scritto con tono provocatorio anche rendendomi conto di quelle che avrebbero potuto essere le reazioni ma sicuramente non mi aspettavo un polverone del genere“.