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Alluvione Emilia-Romagna, Coldiretti: "Raccolti compromessi per i prossimi 4 o 5 anni"

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Frutteti distrutti, raccolti scarsi e posti di lavoro in bilico: il tragico resoconto sull'agricoltura dell'alluvione in Romagna.

L’alluvione in Emilia-Romagna ha effetti devastanti sui raccolti: si stima un calo fino al 20%, con 10 milioni di alberi da frutto estirpati.

Alluvione Emili-Romagna: effetti disastrosi per i raccolti

Alle morti e alla distruzione portate dall’alluvione, si aggiunge la devastazione delle piantagioni in Romagna. Le radici imbevute d’acqua rischiano di essere già marcite e le organizzazioni di settore calcolano una strage tra i 10 e i 15 milioni di alberi da estirpare o irrimediabilmente danneggiati.

Forte è la preoccupazione per le conseguenze che, dopo aver colpito gli operatori locali, si ripercuoteranno sull’intero settore agroalimentare nazionale, fino a quello della distribuzione. Per rendersi conto dei numeri e della gravità della cosa, l’associazione Coldiretti ha reso noto che in Romagna si produce più del 20% delle albicocche italiane e oltre il 10% di pesche e nettarine.

Coldiretti: “Raccolto compromesso per i prossimi 4 o 5 anni”

«Il raccolto della frutta sarà compromesso per i prossimi quattro o cinque anni perché l’acqua rimasta nei frutteti ha “soffocato” le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare intere piantagioni».

Questo il tragico resoconto di Coldiretti sulle coltivazioni e sui frutteti – in particolare – della Romagna. Ma non solo:

«Sono a rischio almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione».