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Alluvione in Emilia Romagna: sono oltre 36 mila gli sfollati. Mattarella chiama i sindaci

Sergio Mattarella

Gli evacuati dopo l'alluvione in Emilia-Romagna sono saliti a quota 36mila. Sergio Mattarella, ha chiamato i sindaci.

Dopo l’alluvione in Emilia-Romagna le persone evacuate sono diventate 36mila, un numero decisamente molto alto. Sergio Mattarella ha chiamato i sindaci per esprimere solidarietà.

Alluvione in Emilia Romagna: sono oltre 36 mila gli sfollati. Mattarella chiama i sindaci

Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia Romagna, con delega alla Protezione Civile, in una conferenza stampa sul maltempo ha spiegato che “gli evacuati sono saliti a 36mila, di questi 5mila sono presso hub istituiti da Comuni, mentre gli altri sono in autonoma sistemazione“. Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, ha chiamato i sindaci di Cesena, Faenza, Forlì e Ravenna, rinnovando la solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione.

Si contano oltre 620 milioni di danni alle infrastrutture, tra rete viaria e ferrovie. Si tratta di una prima stima sommaria. Oggi il vertice a Bologna, in Prefettura, lla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Andrea Corsini, e dei ministri Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti) e Matteo Piantedosi (Interno).

Alluvione in Emilia Romagna: i danni

Per quanto riguarda Bologna, i danni alla viabilità ammonterebbero a 110 milioni di euro. Per la provincia di Forlì-Cesena, si parla di 95 milioni, a cui si aggiungono, per la sola viabilità comunale, 42,5 milioni a Cesena, 2-3 milioni a Bertinoro e 1,7 milioni a Galeata. In provincia di Ravenna la prima stima oscilla tra 120 e 150 milioni di euro. Nel riminese si parla di 8 milioni di danni, a cui vanno aggiunti per la viabilità comunale 1 milione a Rimini, 700mila euro a Maiolo e 4 milioni a Sant’Agata Feltria.

Si tratta di un totale molto parziale, perchè manca ancora la maggior parte della viabilità comunale; ancora incompleta anche la stima per quella provinciale, su cui nei prossimi giorni partirà la verifica. Serviranno indubbiamente molte risorse dal Governo per ripristinare nel più breve tempo possibile la viabilità di accesso e collegamento alle località collinari e appenniniche, partendo da quelle frazioni e quei paesi completamente isolati. Abbiamo bisogno del Governo, non solo per le risorse ingenti che serviranno ma anche per strumenti e norme speciali per velocizzare gli iter di ricostruzione” ha dichiarato Corsini.