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Aereo sorvola Forlì-Cesena, parte il complottismo sull’alluvione in Emilia-Romagna: il motivo del volo

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Per quale motivo un aereo ha sorvolato Forlì-Cesena poco prima dell’alluvione in Emilia-Romagna? La verità sulle immagini virali.

Le immagini dell’aereo che ha sorvolato Forlì-Cesena poco prima dell’alluvione in Emilia-Romagna ha fatto dilagare online svariate teorie del complotto: a distanza di alcuni giorni dalla diffusione degli scatti, ecco spiegato il motivo per il quale il velivolo si trovava volo.

Alluvione in Emilia-Romagna, un aereo ha sorvolato Forlì-Cesena: il motivo

L’immagine della traiettoria di un aereo che, nei giorni che hanno preceduto l’alluvione in Emilia-Romagna, avrebbe sorvolato la provincia di Forlì-Cesena è recentemente diventata virale dando origine a teorie complottiste. Secondo alcuni utenti, infatti, il velivolo avrebbe rilasciato “scie chimiche” mentre, per altri, avrebbe provocato la caduta di pioggia sfruttando una tecnica di geoingegneria nota come cloud seeding. Stando alle teorie che proliferano sul web, dunque, l’alluvione non avrebbe origine naturale ma sarebbe stata organizzata dal Governo o da qualche altro ente ignoto.

Quanto riportato online va annoverato nella categoria delle fake news. Le immagini virali, infatti, non sono da ricondurre ad alcun complotto bensì al passaggio di un velivolo utilizzato per scopi commerciali oppure per fare da ponte per riprese sportive. Il mezzo immortalato negli scatti è un bimotore Beechcraft Super King Air B200 della società francese Aero Sotravia con registrazione F-GJFA. Il velivolo è stato impiegato come ponte radio per il Giro d’Italia, come è stato confermato tramite un comunicato ufficiale dal partener tecnico che si occupa delle riprese.

Dalle teorie del complotto al Giro d’Italia

A destare sospetti online è stata la traiettoria “insolita” dell’aereo che raffigura una sorga di gomitolo. Stando alle spiegazioni fornite, il velivolo stava sorvolando la zona tra Savignano sul Rubicone e Cesena ossia l’area in cui si stava svolgendo la nona tappa del Giro d’Italia. L’andamento irregolare è dovuto al fatto che il mezzo sia stato usato come ponte radio per le trasmissioni delle riprese: aveva, quindi, il compito di raccogliere le riprese fatte da motociclette, elicotteri e operatori e inviare tutto il materiale in un unico flusso verso la regia mobile. Questo, inoltre, spiega perché l’altitudine media del volo sia stata pari a circa 8.220 metri, come segnalato da diversi siti che registrano le informazioni di volo degli aerei.

Per quanto riguarda la sua rotta, il B200 è decollato alle 12:12 da Ancona ed è, poi, atterrato alle 18:00 a Bologna, dopo aver percorso una articolata traiettoria nelle vicinanze della gara dovuta ai rapidi spostamenti dell’aereo rispetto alle biciclette. Per acquisire il segnale delle riprese effettuate a bassa quota, quindi, il bimotore ha dovuto fare continuamente avanti e indietro eseguendo una serie di manovre che hanno dato vita al “percorso a matassa”.