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Alluvione in Emilia-Romagna, neonato di 15 giorni salvato con i genitori dai vigili del fuoco

Alluvione in Emilia-Romagna vigili del fuoco di Bergamo salvano un neonato

I vigili del fuoco di Bergamo salvano un neonato di 15 giorni con i genitori: erano rimasti bloccati a causa dell’alluvione in Emilia-Romagna.

A fronte dell’alluvione in Emilia-Romagna che continua a mettere a dura prova la Regione, i vigili del fuoco di Bergamo salvano un neonato di 15 giorni, rimasto bloccato sulle colline del Cesenate senza acqua né luce insieme alla mamma e al papà.

Alluvione in Emilia-Romagna, vigili del fuoco di Bergamo salvano un neonato di 15 giorni

Nella notte tra mercoledì 17 e giovedì 18 maggio, i vigili del fuoco del Comando provinciale di Bergamo hanno salvato un neonato di soli 15 giorni, rimasto isolato insieme ai genitori sulle colline del Cesenate. Secondo quanto riportato da L’Eco di Bergamo, i vigili del fuoco sono riusciti a recuperare il piccolo a Roncofreddo, comune di appena 3.390 anime situato in provincia di Forlì-Cesena, avvalendosi dell’aiuto di un elicottero.

“In questi giorni drammatici per l’Emilia-Romagna, voglio ringraziare ancora una volta i volontari e tutti coloro che stanno garantendo il loro contributo in quei territori. La solidarietà del nostro Paese è stata messa alla prova e ha dato una risposta eccezionale”, ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Oggi, in particolare, desidero rivolgere un ringraziamento ai Vigili del fuoco e, nello specifico, a quelli di Bergamo che, oltre a essere in prima fila nei casi di emergenza nazionale, in Romagna hanno compiuto un atto particolarmente significativo mettendo in salvo un neonato di soli 15 giorni”.

La testimonianza del tenente colonnello Antonio Dusi

In occasione di un’intervista rilasciata a Lombardia Notizie Online, il tenente colonnello Antonio Dusi che ha gestito l’operazione di soccorso ha raccontato alcuni dettagli sul salvataggio di circa un centinaio di persone, tra le quali figura anche una donna di 95 anni.

“Era forse il momento topico dell’emergenza perché in quella giornata abbiamo salvato molte persone che erano rimaste intrappolate nei piani alti delle loro abitazioni bloccati dall’acqua o nelle zone collinari ancora isolate e battute dalla pioggia”, ha detto Dusi. Sul tardi della sera abbiamo organizzato un recupero in volo notturno coordinando l’attività di più enti (esercito, protezione civile e soccorso sanitario). Sapevamo che c’era un neonato perché per fortuna non si erano interrotti i contatti telefonici con le persone che dovevamo raggiungere”.