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Altri due bambini salvati miracolosamente dalle macerie a 150 ore dal terremoto in Turchia e Siria

Terremoto Turchia Siria

Sono più di 29mila la vittime accertate nei due Paesi, ma, secondo l'Onu, questo numero potrebbe più che raddoppiare.

Più di 29mila sono le vittime del bilancio provvisorio del terribile terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), il numero potrebbe però “raddoppiare e più”.

Diversi bambini sono stati miracolosamente salvati in Turchia dopo giorni dal terremoto

Dalle aree colpite arrivano però anche storie di speranza, quasi miracolose. Dopo il bebè di appena 7 mesi trovato ancora in vita dopo essere rimasto per 140 ore sotto le macerie nel distretto di Antakya, come scritto dall’agenzia di stampa statale turca Anadolu, altri due bambini sono stati incredibilmente messi in salvo.

Si tratta di una bimba di 10 anni della provincia di Hatay, ritrovata a 147 ore dal sisma, secondo quanto riportato dalla Cnn, e di un bimbo di 8, recuperato dopo 152 ore nella provincia di Adiyaman, come comunicato da Anadolu.

Nel distretto di Nizip, è stata invece tratta in salvo una ragazzina di cui non è stata resa nota l’età dopo 146 ore. Sempre nel distretto di Antakya, è stato poi ritrovato ancora in vita da squadre di soccorso turche e rumene un uomo di 35 anni dopo 149 ore.

“Il bilancio dei morti raddoppierà o più e questo è terrificante”

Il vicepresidente turco, Fuat Oktay, ha dichiarato in una conferenza stampa, che le vittime accertate nel suo Paese sono 24.617. Almeno 4.500 quelle in Siria. I feriti in totale sono 80.104.

Come detto dal sottosegretario generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, il bilancio dei morti in Turchia e Siria però potrebbe più che raddoppiare. “Ci sono molti tipi di voci là fuori su come potrebbe finire” e “penso che sia davvero difficile da stimare in modo molto preciso perché dobbiamo ancora scavare sotto le macerie, ma io sono sicuro che (il bilancio dei morti, ndr) raddoppierà o più“, ha dichiarato Griffiths, che si trova nella provincia turca di Kahramanmaras, e “questo è terrificante”.

5,3 milioni di siriani potrebbero essere rimasti senza casa

L’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, ha comunicato che il terremoto potrebbe aver lasciato senza casa fino a 5,3 milioni di siriani. L’organizzazione si sta adoperando per portare aiuti nelle zone più devastate del Paese, fornendo ripari e beni di prima necessità, insieme a tende, teli di plastica, coperte termiche e stuoie per dormire e ad abiti invernali da distribuire alle persone nei centri collettivi.

Gli Stati Uniti hanno temporaneamente allentato le sanzioni

In seguito alla catastrofe umanitaria provocata dal terremoto, gli Stati Uniti hanno sospeso temporaneamente alcune delle sanzioni economiche imposte al governo di Damasco. Come diffuso in una circolare dal dipartimento del Tesoro di Washington, sarà in vigore fino al luglio 2023 una “licenza generale per autorizzare gli sforzi di soccorso in caso di terremoto in modo che coloro che forniscono assistenza possano concentrarsi su ciò di cui c’è più bisogno: salvare vite e ricostruire“.

Le sanzioni statunitensi alla Siria, rafforzate nel 2020, “non ostacoleranno” il salvataggio di vite umane dopo il terremoto, spiega il documento allegato alla circolare. In precedenza, il governo di Joe Biden aveva annunciato lo stanziamento di 85 milioni di dollari per gli aiuti umanitari in Siria.

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