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Amadeus in tv con i pantaloni strappati ai Soliti Ignoti

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Il simpatico Amadeus si è trovato con i pantaloni strappati in tv: ai Soliti Ignoti risate tra il pubblico e ironia dello stesso conduttore

Il simpatico Amadeus si è ritrovato con i pantaloni strappati in tv. Il fatto è successo ai “Soliti Ignoti. Il ritorno”, nella puntata di sabato 17 febbraio su Rai Uno. Ecco cosa è successo.

Un fuori programma curioso è avvenuto nel corso della puntata del 17 febbraio scorso di “Soliti Ignoti. Il Ritorno“. Il gioco si trovava nel pieno del suo svolgimento. La concorrente in studio era intenta ad ascoltare uno degli indizi dell’ignoto al centro dello studio. Lei stessa non si è accorta che al suo fianco Amadeus si chinava. All’improvviso, però, si è sentito il pubblico in studio iniziare a ridere di gusto. Il conduttore prontamente non ha nascosto ciò che è accaduto, ma anzi ha rivelato subito. “Scusi, non ridono per lei. Ridono per me, che mi sono chinato e si è rotto il pantalone!”.

Ad Amadeus non è restato che togliersi la giacca blu che indossava e cingerla attorno al pantalone per evitare di mostrare eventuali “buchi” poco consoni… “Mignucci, non mi inquadrare qua, c’è una corrente!”, ha poi detto Amadeus rivolgendosi al regista della trasmissione, sempre con l’immancabile sorriso che lo contraddistingue.

Soliti Ignoti: il meccanismo del programma

In ogni puntata del quiz di Rai Uno, basato sul format americano Identity, Amadeus presenta al concorrente otto “ignoti” e altrettante “identità”. Ognuna di essere corrispondente a un premio, che può arrivare fino alla cifra massima di 100.000 euro.

Compito del concorrente è quello di abbinare ogni identità alla persona corretta. Tale identità può riguardare la professione, la situazione familiare, un hobby o una caratteristica fisica dell’ignoto in questione. Per giocare, il concorrente è tenuto a sfruttare tutta la sua capacità di osservazione e di indagine. Infatti è necessario non farsi sfuggire nessun dettaglio o lasciarsi ingannare dalle apparenze. Il concorrente deve riuscire a fare delle rapide deduzioni e dei confronti altrettanto veloci con gli altri ignoti.

Lo scopo, insomma, è quello di attivare quell’intuito “investigativo” che spesso si accende anche quando si è per strada o in un locale. Ciò avviene quando ad esempio ci si trova di fronte a qualcuno che non si conosce, ma si immagina chi possa essere. Durante l’indagine il concorrente deve poi cercare di indovinare il maggior numero di identità per poter far aumentare il suo montepremi. Ma vincerlo non è comunque facile.

Ogni indagine, infatti, ha un finale a sorpresa con un ultimissimo e decisivo enigma da risolvere. Solo se il concorrente riesce a capire l’identità di un ultimo ignoto, il “parente misterioso”, potrà vincere il montepremi accumulato. Altrimenti la perdita sarà assicurata.