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Aquarius, migranti a Valencia su navi italiane

Aquarius verso Valencia

Due navi della Marina italiana prenderanno a bordo due terzi dei migranti della Aquarius e li porteranno a Valencia.

La Guardia costiera di Roma ha emesso un comunicato ufficiale riguardo la nave Aquarius. Dopo lunghe ore di attesa, le autorità hanno dichiarato che due imbarcazioni italiane scorteranno la nave verso il porto di Valencia e trasporteranno a bordo due terzi dei 629 migranti. L’obiettivo è scongiurare il pericolo naufragio per un eccessivo carico sulla Aquarius. La SOS Mediterranée si è detta contraria alla soluzione italiana, che implica un ulteriore e pericoloso viaggio per i profughi.

Aquarius verso Valencia

Continua l’odissea dei 629 naufraghi a bordo della Aquarius, la nave della Ong SOS Mediterranée ferma a 35 miglia nautiche dalle coste italiane. L’imbarcazione è diventata vero pomo della discordia tra il nuovo governo italiano (nella persona del ministro dell’Interno Salvini), Malta e le Ong che si occupano di effettuare salvataggi nel Mediterraneo. La situazione è stata sbloccata dall’intervento della Spagna. Il neo premier socialista Pedro Sanchez si è detto disponibile ad aprire il porto di Valencia per far sbarcare i migranti. Soluzione che è piaciuta al ministro Salvini ma non ai volontari presenti sulla Aquarius. Infatti, 1400 chilometri separano la nave dal porto spagnolo: un viaggio di 72 ore durante le quali le condizioni di salute dei migranti potrebbero peggiorare rapidamente.

Le due navi italiane

Il governo italiano ha però ignorato le preoccupazioni dei volontari di SOS Mediterranée e di Medici senza frontiere e ha ribadito che nessun porto della penisola verrà aperto alla Aquarius. La soluzione proposta prevede che una nave della Guardia costiera e una della Marina italiana verranno messe a disposizione per aiutare i migranti nella traversata. Le due imbarcazioni prenderanno a bordo circa 500 persone, i due terzi di quelle presenti sulla Aquarius, e le trasferiranno a Valencia. Questa decisione ha come obiettivo la messa in sicurezza della nave umanitaria, che al momento trasporta oltre 100 persone più della sua portata massima.

Le parole dei volontari

Il personale di Msf presente sulla nave umanitaria ha commentato la soluzione italiana. Alessandro Porro, uno dei volontari sulla Aquarius, ha sottolineato che i meteorologi prevedono un peggioramento del clima nel Mediterraneo nei prossimi giorni. Tale cambiamento potrebbe rendere ancora più difficile il viaggio dei migranti fino in Spagna.

Il team a bordo della Aquarius ha espresso preoccupazione per il prolungamento del viaggio fino in Spagna, pur dichiarandosi sollevato per il superamento dell’impasse.

I volontari della SOS Mediterranée

Altri sbarchi

Nel frattempo, continuano gli sbarchi (o i tentativi di sbarco) sulle coste italiane. A Calamosche, vicino a Noto, è approdata una nave che trasportava 53 migranti provenienti dal Pakistan e dall’Afghanistan. L’imbarcazione è stata intercettata nella notte tra l’11 e il 12 giugno dalla Guardia di Finanza. I migranti sono stati trasferiti ad Augusta per le necessarie procedure di identificazione.

Il porto di Catania si prepara ad accogliere la Diciotti, la nave della Guardia Costiera che trasporta 937 persone. Il suo arrivo è previsto per la mattina del 13 giugno. La vicenda della Diciotti ha dimostrato il diverso trattamento riservato dal ministro Salvini alle navi di soccorso nel Mediterraneo. I porti italiani potranno accogliere solo le imbarcazioni militari italiane e dovranno respingere quelle delle Ong.