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Arrestato sindaco di Torre del Greco: accusato di corruzione

Torre del Greco

La Guardia di Finanza ha emesso una misura di custodia cautelare nei confronti del sindaco di Torre del Greco e di altre cinque persone

La Guardia di Finanza ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco, e di altre cinque persone, accusati di corruzione, fondi neri e appalti pilotati.

Arrestato il sindaco di Torre del Greco: le accuse

Il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza assieme ad altre cinque persone con l’accusa di corruzione, fondi neri e appalti pilotati. In particolar modo, la Guardia di Finanza ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di tutte le persone coinvolte nella vicenda.

Nel fatto sono rimasti coinvolti i rappresentanti della società Fratelli Balsamo Srl e altri due imprenditori locali di Torre del Greco, città in provincia di Napoli. Entrando nello specifico, oltre a Ciro Borriello, in carcere sono finiti Massimo e Antonio Balsamo, mentre ai domiciliari sono andati Ciro Balsamo, Francesco Poeti e Virgilio Poeti.

L’attività investigativa ha fatto emergere la commissione dei reati di corruzione di pubblico ufficiale per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa ai danni di ente pubblico e falsità in atto pubblico.

Tutti questi reati sono stati compiuti a vantaggio dell’azienda di Antonio e Massimo Balsamo, un’importante realtà economica imprenditoriale che opera in tutta la Campania nel settore dei rifiuti.

Le indagini che hanno portato all’arresto del sindaco di Torre del Greco e di altre cinque persone

In una nota scritta dalla Procura di Torre Annunziata si può leggere che le indagini hanno documentato come la società “F.lli Balsamo” abbia “costituito mediante escamotages contabili, fondi neri di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere dal primo cittadino”.

Inoltre, queste somme di denaro “venivano consegnate al sindaco nel corso di incontri mensili in luoghi appartatati, privi di copertura di cellulari, mediante passaggi da un’auto all’altra”. Nonostante ciò, tutti gli incontri sono stati documentati integralmente attraverso l’utilizzo di video riprese e di intercettazioni ambientali.

In altre parole, secondo l’accusa il sindaco avrebbe avvantaggiato la ditta Balsamo. In cambio, l’azienda avrebbe accumulato fondi neri di contanti destinati proprio a Ciro Borriello. Questa è la tesi dell’accusa.

Tutti gli indagati, però, ora potranno rispondere alle accuse nei successivi passaggi del procedimento. Nei prossimi giorni, infatti, il Gip fisserà la data dell’interrogatorio di garanzia.