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Caso Asia Argento: Jimmy Bennett conferma la violenza

Bennet Aregnto

A Non è L'Arena i dettagli del caso Asia Argento: nell'intervista di Giletti la versione di Bennet rivela nuove informazioni sulla violenza.

Jimmy Bennett, il ragazzo che accusa Asia Argento di molestie sessuali, domenica 23 settembre 2018 è stato ospite nella trasmissione di Giletti su La7, Non è l’Arena, in quella che rappresenta la prima apparizione del giovane in TV da quando è scoppiato lo scandalo: Giletti ripercorre con il giovane Bennett i fatti che lo hanno portato ad avanzare la denuncia per molestie nei confronti di Asia Argento. Un’intervista in cui il giovane attore, almeno in prima istanza, appare tranquillo. Il conduttore pone delle domande sulla sua carriera, iniziata quando era poco più che un bambino: ma scendendo nei dettagli, il clima si inasprisce. “Si, Asia Argento mi ha violentato, è stato un rapporto completo” racconta Bennett, che spiega al conduttore che al momento del presunto stupro lui aveva già avuto rapporti sessuali. Ma che quello con la Argento, con quella donna che chiamava “mamma”, non è stato consensuale.

La giovane star di Hollywood precisa l’esistenza di una corrispondenza tra il metodo Weinstein e il comportamento tenuto da Asia, che – almeno secondo lui – avrebbe abusato del proprio potere, esattamente come il produttore ormai caduto in disgrazia.

La versione di Bennet a Non è l’Arena

Massimo Giletti ripercorre con il giovane attore i fatti accaduti quella sera di cinque anni fa all’hotel Ritz Carlton di Marina Del Rey, in California. Il ragazzo racconta di essere stato con un accompagnatore, che, almeno in un primo momento, è salito in camera assieme ai due (la Argento e Bennett ndr). Ma Jimmy spiega che la Argento, appena visto l’accompagnatore, con fare aggressivo gli avrebbe subito chiesto: “e tu chi sei?”, portandolo così a lasciare la stanza. A quel punto, aperta una bottiglia di champagne, e accesa una sigaretta, l’attrice avrebbe cominciato a parlare del film che aveva intenzione di girare con lui. Bennet racconta la dinamica della presunta violenza “La Argento mi ha preso il viso, mi ha guardato, e mi ha detto: mi sei mancato moltissimo”- poi l’attore fa questa precisazione- “Ha iniziato a baciarmi. La mia interpretazione era che stese mostrando il suo affetto. Ma il bacio si è prolungato, e ho avuto l’impressione che non fosse un bacio amichevole, ma che stesse cercando di esplorare la situazione”.

Le accuse verso Asia Argento

Secondo il legale del ragazzo l’attrice avrebbe finora raccontato tre diverse versioni dei fatti accaduti quel giorno, dimostrando che le accuse sono fondate. Il giovane nell’intervista ribadisce di come non sia stato lui a volere il rapporto, ma di come l’attrice lo abbia costretto ad avere un rapporto completo. Giletti esprime delle perplessità sulla effettiva possibilità che un uomo venga violentato da una donna. Ma il giovane risponde che “Una donna, per quanto bella e attraente, può comunque usare violenza ad un uomo”. Infatti, secondo il ragazzo, questa vicenda “Leva il velo di ipocrisia di Asia, perché c’è una perfetta corrispondenza tra il suo schema e lo schema Weinstein. Perché anche Asia ha abusato del proprio potere. Mi ha incontrato in un Hotel per dimostrarlo, e non mi sarei mai aspettato una cosa del genere”.

Il doppio volto del movimento #MeToo

Si aggiunge un nuovo capitolo alla storia che ha portato alla luce il sordido mondo di Hollywood. Tutto prende il via con il caso Weinstein, il produttore cinematografico fondatore di Miramax. L’uomo che negli anni ha prodotto alcuni tra i grandi successi del grande schermo, tra i quali, solo per nominarne qualcuno, Pulp Fiction, Clerks, e Shakespeare in Love. Il produttore è però nel 2017 stato accusato da oltre 80 donne di averle obbligate ad avere rapporti con lui, usando il suo potere nell’industria cinematografica come leva per ottenere ciò che voleva.

Molte tra le vittime di questi abusi decidono quindi di denunciare pubblicamente gli abusi subiti dal produttore. E tra queste donne, oltre ad esserci attrici del calibro di Gwineth Paltrow, Uma Thurman, Angelina Jolie e Cate Blanchett, figura anche Asia Argento.

L’attrice italiana in un discorso tenuto al festival di Cannes nel 2018 ha raccontato la violenza da lei subita nel 2017, e la paura di ritorsioni che la ha portata a non denunciare la vicenda per tanti anni.

Dichiarazioni e denunce che portano Asia a diventare uno dei volti più noti del movimento #MeToo”. Un movimento che vuole denunciare le molestie subite dalle donne in ogni ruolo e posizione, e che vuole dimostrare come casi simili non siano confinati al mondo dello spettacolo, ma rappresentino una sorta di “normalità” con la quale tutte le donne devono – loro malgrado – imparare a confrontarsi.

Ma per Asia Argento sorge un problema: Nell’agosto del 2018 Jimmy Bennett, un ragazzo con il quale l’attrice ha girato alcuni film, la accusa di averlo violentato in una camera d’albergo quando lui era solo 17enne, dopo avergli fatto bere alcolici. Per poi cercare di mettere tutto a tacere tramite un accordo finanziario, che prevede che la Argento versi una somma di 380.000 dollari al giovane attore.

Le accuse, che vengono pubblicate sul New York Times, fanno il giro del mondo. Uno dei volti più noti del movimento #MeeToo viene infatti colpito da una accusa infamante, secondo la quale l’attrice sarebbe colpevole degli stessi reati che la hanno portata a diventare un volto della campagna contro la violenza sulle donne.

La denuncia ha serie conseguenze, infatti alla Argento viene tolto il posto da giudice di X-Factor, e viene attaccata da numerosi giornalisti che la accusano di aver utilizzato la vicenda Weinstein per un proprio tornaconto personale.